Rettori siciliani, fermare i corsi romeni di Enna

29 ottobre 2015

Dopo il nuovo intervento del ministero dell’Istruzione, anche i rettori lanciano un ulteriore allarme sulla vicenda relativa all’istituzione dei corsi di area medica ad Enna collegati ateneo romeno. I responsabili delle universita’ di Catania, Giacomo Pignataro, Messina, Pietro Navarra e il prorettore dell’Universita’ di Palermo, Francesco Paolo La Mantia, hanno espresso tutte le loro preoccupazioni sull’avvio dei corsi di Medicina e chirurgia e di Infermieristica dell’Universita’ Dunarea de jos Galati della Romania, che dovrebbero essere ospitati ad Enna presso l’Ospedale Umberto I, in virtu’ di un accordo tra l’Asp e la Fondazione Proserpina di Mirello Crisafulli, promotrice della convenzione con l’ateneo romeno. I tre hanno chiesto l’interruzione dei rapporti tra le strutture regionali e la Fondazione Proserpina che, tra l’altro, a fronte delle informazioni emerse nelle ultime ore, sembra avere in realta’ la natura giuridica di societa’ a responsabilita’ limitata (e dunque a scopo di lucro).

I rettori chiedono come le strutture pubbliche sanitarie della Regione “possano essere messe a disposizione di un ente non universitario che non risulta avere svolto alcuna attivita’ di alcun tipo (Fondazione Proserpina) o di un’Universita’ che non ha alcuna attivita’ in ambito sanitario (Universita’ Kore di Enna). Ancora piu’ incomprensibile appare che le strutture sanitarie pubbliche possano essere utilizzate per un’attivita’ formativa gestita da un’Universita’, quella rumena, con la quale non esiste alcuna convenzione tra di essa e la Regione”. In questo modo, “un apparato cosi’ importante e delicato, come un ospedale, finirebbe per essere utilizzato attraverso intermediari i quali non gestiscono direttamente l’attivita’ che si svolge al suo interno e senza che la Regione abbia potuto verificare i requisiti del soggetto utilizzatore”. Nei loro interventi i rappresentanti delle universita’ siciliane hanno inoltre evidenziato l’esistenza di un problema relativo alla coerenza dei requisiti strutturali e formativi.

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In campo il M5s che senza mezzi termini sottolineano un “no alla facoltà di Medicina a Enna”. I deputati regionali anticipano una mozione da discutere con urgenza in Aula a firma della deputata Valentina Zafarana che aveva presentato un’interpellanza sullo stesso oggetto, due mesi fa all’Ars. Anche i portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera e al Senato, in questi mesi, hanno interrogato direttamente i Ministri dell’istruzione, dell’università e della ricerca e della salute, in ordine alla convenzione tra l’università rumena di Galati, “Dunarea de Jos” e la Regione Siciliana, finalizzata all’attivazione, appunto, di un corso di laurea in Medicina. “Non avalleremo mai la prepotenza e l’irresponsabilità, – afferma la deputata Zafarana – l’attivazione di questi corsi crea un precedente oscuro per la formazione in questo Paese. Anche il Miur ha diffidato per ben tre volte la Kore, l’ultima diffida è stata presentata proprio ieri direttamente alla Procura”. E, infatti, nessun test di ingresso è stato previsto, “l’UniMirello – aggiunge Zafarana – è un’università per ricchi, è sufficiente poter sostenere la retta annuale di 9 mila euro ed ecco composta la nuova classe di medici nella nostra Regione”.

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