Rinviato verdetto sul Palermo. Ancora una sconfitta per la Federazione sportiva, arriva altra “scoppola” dalla giustizia ordinaria

Rinviato verdetto sul Palermo. Ancora una sconfitta per la Federazione sportiva, arriva altra “scoppola” dalla giustizia ordinaria
24 maggio 2019

La Cassazione, nella sua sentenza, ha spiegato che la vicenda Mepal-Alyssa è reale e non fittizia, quindi fa decadere di fatto la decisione del Tribunale Nazionale Federale di penalizzare il Palermo portandolo all’ultimo posto della classifica e negandoli così di disputare i play off per la promozione in serie A. Il Tar del Lazio, su ricorso del Foggia, ha sospeso la decisione della Lega di serie B di non far disputare lo spareggio per la retrocessione e il Consiglio direttivo ha dovuto sospendere la propria delibera emessa il 13 maggio che decideva di non fare disputare i play out.

Il presidente del Collegio giudicante il ricorso del Palermo, prof. Sergio Santoro, dichiara che si astiene sul giudizio perché non è ‘sereno’ in quanto sarebbe indagato per presunti casi di corruzione al Consiglio di Stato facendo slittare così al 29 maggio la decisione in quanto si deve rifare il Collegio giudicante. La Procurale federale sportiva, infine, chiede la penalizzazione del Palermo basandosi sulla perizia effettuata da Alessandro Colaci che però era stato già smentito dal Tribunale fallimentare di Palermo rigettando la richiesta di insolvenza della squadra rosanero perché aveva ritenuto che il perito aveva commesso errori nella sue valutazione. Lo stesso Colaci risulta indagato in un caso che vede accusato per corruzione Enrico Cara, ex giudice della sezione fallimentare del Tribunale di Napoli.

In buona sostanza Tar e Cassazione hanno ‘bocciato’ le decisioni della giustizia sportiva di primo grado e i conseguenti diktat di Balata & co. assunti sui i play off e i play out della serie B. Adesso che cosa accadrà? La giustizia di secondo grado sportivo avrà il coraggio di ‘giudicare’ in maniera corretta in base alla sentenza della Cassazione o si arrogherà il diritto di essere superiore ai giudici della Suprema corte calpestando di fatto la Legge della Repubblica Italiana e la sua Costituzione? E quindi facendo apparire il Calcio come un mondo a se stante e gestito in maniera al di fuori dal rispetto della Legge che invece una Federazione sportiva dovrebbe avere riguardo alle sentenze della giustizia ordinaria.

Sarebbe bene che la Giustizia ordinaria approfondisca tutta la questione inerente la gestione della serie B e il Governo intervenga con norme certe affinché non si verifichino più tali situazioni. E chiaramente non si è scoperto solo il giorno della riunione del collegio giudicante che il prof. Santoro è indagato ma si sapeva da tempo. Così come la Procura federale doveva informarsi se la perizia effettuata da Colaci sul Palermo era stata accolta o respinta da un Tribunale fallimentare della Repubblica Italiana perché aveva commesso errori di valutazione e lo stesso perito risultasse anche lui indagato. Tutto ciò nel rispetto della Giustizia se la si vuole fare rispettare.

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