Roma, l’affondo di Famiglia Cristiana su arresto Marra: la Giunta Raggi è al capolinea

Roma, l’affondo di Famiglia Cristiana su arresto Marra: la Giunta Raggi è al capolinea
16 dicembre 2016

“Fino a quando Virginia Raggi abuserà della pazienza dei romani?”. E’ quello che si chiede Famiglia Cristiana in un commento online dal titolo “Giunta Raggi: game over”. “Quattro mesi e quattro giorni di turbolenta e contestata amministrazione, con i guai endemici di Roma – a cominciare dai rifiuti – ancora irrisolti e con le porte del Campidoglio che sembrano le porte di un Grand Hotel: gente che va, gente che viene, assessori e dirigenti dimissionari, indagati o ripescati dall’entourage di Alemanno”. E infine, “il botto finale con l’arresto di un alto funzionario fortissimamente voluto nonostante fosse molto contestato proprio per il suo passato legato ad Alemanno e alla Polverini, Raffaele Marra, indagato per aver percepito una tangente di 500 mila euro dall’immobiliarista Sergio Scalpellini”.

RAPPORTO CON GIORNALISTI Per non parlare, sottolinea la rivista dei Paolini, “di una serie di comportamenti e di gaffes che sconcertano, a livello comunicativo: il rapporto difficile coi giornalisti, snobbati o addirittura sbeffeggiati, la lettera di papa Francesco ai sindaci che viene scambiata per lettera personale e subito postata come un trofeo su twitter, i grotteschi video con tutta la giunta silente sui social network, le conferenze stampa, come l’ultima, laconiche e senza domande”. E infine, aggiunge, “le scuse puerili di fronte all’arresto di uno degli alti dirigenti considerato un suo braccio destro (‘il mio braccio destro sono i cittadini)”. “Per la sindaca di Roma, che tante speranze aveva suscitato all’indomani della sua elezione (votata da oltre il 60 per cento dei romani) siamo al capolinea di un’esperienza politica?”, si chiede Famiglia Cristiana, rilevando che “oltretutto la mossa del sindaco del Pd Beppe Sala, che si è autosospeso dopo essere finito nel registro degli indagati per un reato molto minore, quello di ‘falso ideologico e materiale’, ovvero per il sospetto di aver falsificato una firma nell’inchiesta Piastra Expo, rende per contrasto l’atteggiamento della Raggi ancora più stridente”.

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