Salvini e il nuovo centrodestra: “Ora sarà tutto più difficile”

Salvini e il nuovo centrodestra: “Ora sarà tutto più difficile”
Matteo Salvini
12 giugno 2023

“Ora sarà tutto più difficile”. Nelle parole di Matteo Salvini c’è tutta la consapevolezza che ad essere orfana è sicuramente Forza Italia, ma anche il centrodestra che da Silvio Berlusconi è nato e con Silvio Berlusconi è sempre riuscito a trovare un equilibrio durato 30 anni. Tanto più nel dualismo di questi anni tra lo stesso Salvini e Giorgia Meloni, con il fondatore della coalizione che in qualche modo riusciva a ridurre gli attriti. Ora non solo viene meno il “cuscinetto”, ma ulteriore competizione tra Lega e Fdi si scatenerà sull’eredità politica dell’ex premier. Nella Lega escludono “ripercussioni tali da mettere in disequilibrio il governo”, la convinzione è che da qui fino alle Europee scossoni non ce ne saranno.

 

“Non sarà Renzi l’erede”

 

Al momento non è prevista dunque una “campagna acquisti”: “Quelli che volevano venire nella Lega sono già venuti. Semmai oggi guardano più a FdI che è al 30%…”, si schermiscono i leghisti. E tuttavia “persone e leadership fanno la differenza, e ci sono eredità politiche che debbono essere raccolte. Ed è indubbio – ragionano nel Carroccio – che l’eredità di Berlusconi si trasferisce anche dentro la coalizione: tutti faranno la propria parte per raccoglierla”. Di sicuro, per la Lega “non sarà Renzi l’erede: per mancanza di continuità politica e leadership”. E dunque “se qualcuno pensa che col termine del percorso di vita di Berlusconi, il centrodestra tutto va a farsi benedire, si illude”.

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Ppe strizza l’occhio alla Meloni

 

Ma di sicuro un nuovo equilibrio andrà trovato. E saranno decisive le Europee: elezioni proporzionali, dove la competizione all’interno delle coalizioni è inevitabile, e dove la composizione delle alleanze può contribuire a disegnare quelle nazionali. La Lega in Europa da tempo cerca una nuova collocazione, il modo per spendere i suoi voti più concretamente. Ma l’idiosincrasia di Salvini verso il Ppe finora ha precluso quella strada, più volte caldeggiata dallo stesso Berlusconi. E non è un mistero che Manfred Weber stia cercando il modo per coinvolgere Giorgia Meloni e Fdi in una nuova maggioranza di centrodestra. Nel Carroccio per ora si mostrano tranquilli: “Da qui alle Europee mancano ancora 12 mesi, magari ci si trova a metà strada. Oggi siamo tutti in contenitori diversi, magari a maggio ci si ritroverà in qualche altro contenitore… Per noi i gruppi Europei sono degli strumenti”.

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