Salvini frena suoi ma pressing a M5s su Ilva-Alitalia-Tav

Salvini frena suoi ma pressing a M5s su Ilva-Alitalia-Tav
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega allo sport, Giancarlo Giorgetti
15 giugno 2019

Ilva, Alitalia e Tav: sono i tre dossier urgenti, i primi due di stretta competenza del collega vice premier M5s Luigi Di Maio, ai quali tiene Matteo Salvini e sui quali intende dire la sua. Il leader leghista ne ha parlato in consiglio federale con i dirigenti del partito. E lo ha sottolineato anche in conferenza stampa, a microfoni aperti. “Ci sono situazioni occupazionali da risolvere nell’immediato, come Ilva e Alitalia”, ha scandito. “Si tratta di 25mila lavoratori e famiglie. Sono questioni da affrontare senza pregiudizi e senza barriere, scegliendo la soluzione migliore e coniugando rispetto dell’ambiente e garanzia occupazionale. Mi rifiuto di pensare di mettere in mezzo alla strada 25 mila operai”.

Altro tema e’ quello attorno al quale il conflitto con M5s e’ romai logoro e’ quello della Tva Torino-Lione. I leghisti si aspettano che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte entro luglio avvii il confronto per la ridiscussione del progetto con i francesi e che i bandi partano a settembre. E’ stata una delle prime dichiarazioni di Salvini dopo il voto del 26 maggio: abbiamo vinto in Piemonte e questo significa che la Tav sui fara’, lo hanno deciso gli elettori. Nella riunione coi suoi, in via Bellerio, i ‘big’ leghisti hanno fatto una disanima del voto, approvato il bilancio del 2018 (in cui si segnalano consistenti donazioni di persone singole, pari quasi a sette milioni di euro) e avviato il tesseramento della Lega Salvini premier (il primo della sua storia).

Leggi anche:
Pensioni, oltre la metà ha un importo mensile sotto i 750 euro

“Dobbiamo andare avanti: e’ nostro compito ed e’ doveroso nei confronti degli elettori. Certo, a condizione di fare le cose…”, e’ il ‘mantra’ ribadito da Salvini ai suoi, che, come capita di frequente, hanno lamentato il “clima e lo stato” dei rapporti con i 5 stelle. Come al solito, il fendente piu’ tranchant e’ stato di Giancarlo Giorgetti. “Andare avanti cosi’ non serve a niente”, ha sentenziato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio. “Io voglio fare le cose e portare avanti il programma. E’ chiaro che, pero’, se continuano ad ostacolare, sara’ difficile, bisogna essere in due per andare avanti. Ma sono fiducioso che si trovera’ una quadra”, ha risposto Salvini.

“Non ci sara’ alcun rimpasto”, ha anticipato, snocciolando poi tutti i temi prioritari per la Lega, tra cui, l’abbassamento delle tasse, le intese con le Regioni che hanno chiesto l’autonomia differenziata che “devono andare in Consiglio dei ministri al piu’ presto”. Tutta una serie di provvedimenti e misure che porranno ostacoli al cammino del governo da qui a settembre e sui quali si e’ detto fiducioso si possa arrivare ad accordi con i 5 stelle.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti