Salvini, governo centrodestra -M5s al 51%. Ma Di Maio lo gela

Salvini, governo centrodestra -M5s al 51%. Ma Di Maio lo gela
Matteo Salvini
9 aprile 2018

La strada che porta a un governo formato dal centrodestra e dal Movimento 5 stelle sembra farsi ancor piu’ in salita. Al moderato ottimismo espresso questa mattina da Matteo Salvini (“ci sono il 51% di possibilita’” di far nascere insieme un esecutivo), il leader pentastellato risponde via Twitter per ribadire la posizione piu’ volte espressa: l’operazione e’ impossibile perche’ della coalizione fa parte anche Forza Italia. “C’e’ lo 0% di possibilita’ che il Movimento 5 Stelle vada al governo con Berlusconi e con l’ammucchiata di centrodestra”, scrive Di Maio nel suo post. Salvini pero’ sembra non voler rinunciare alla trattativa e annuncia che chiedera’ un incontro a Di Maio prima del secondo giro di consultazioni al Quirinale previsto per questa settimana escludendo anche che in agenda ci siano nuovi vertici con gli alleati della coalizione. “Umilta’, coerenza, ascolto e buonsenso. Per governare occorrono queste doti, con l’arroganza e l’egoismo non si costruisce nulla e non si fa il bene dell’Italia”, twitta poi nel primo pomeriggio. Il segretario del Carroccio c’e’ un’unica alternativa all’intesa con il Movimento: il ritorno alle urne. “Se Di Maio, come a parole dice, vuole rispettare il voto degli italiani, l’unico dialogo possibile e’ Lega-5 Stelle. Lui parla di ‘nuovo’, ma se per ‘nuovo’ intende andare a colazione con Renzi o con la Boschi ha uno strano concetto di ‘nuovo'”.

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Anche intervenendo ad Agora’ ripete il suo pensiero ed evoca l’ipotesi di nuove elezioni. “Se tutti continuano a dire ‘no, no, no…’ e a mettere veti non se ne esce”, “se tutti rimangono fermi sulle loro posizioni e non c’e’ un governo, si vota”. E da Forza Italia e’ Antonio Tajani a criticare il Movimento: “Non esiste essere considerati come delle persone da nascondere. Non siamo impresentabili ma eletti dal popolo, e ricordo che al Senato il gruppo piu’ consistente di centrodestra e’ quello di Forza Italia”. Sul fronte Pd, Andrea Orlando invita il partito a “non temere l’incontro con M5s” a patto che prima Di Maio “chiuda alla Lega” in particolare su immigrazione e flat tax. “Il dialogo – dice il ministro della Giustizia a Repubblica – serve comunque. Resto convinto che la linea indicata dalla direzione sia quella giusta. Ma i 5 stelle devono esercitare un ruolo a prescindere da cio’ che facciamo noi. Di Maio parla sempre di modello tedesco. La Merkel, nei negoziati, e’ partita dal programma della Cdu che era un programma di governo che teneva conto delle compatibilita’. Di Maio parte da una serie di slogan”.

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