Scontro Lega Serie A-calciatori su riduzione stipendi

Scontro Lega Serie A-calciatori su riduzione stipendi
Damiano Tommasi
6 aprile 2020

E’ scontro apero tra Lega e calciatori sulla riduzione dello stièpendio. Ad accendere la miccia, la delibera della Lega Serie A, votata stamane all’unanimità, con esclusione della Juventus che ha già raggiunto un accordo con i propri giocatori una comune linea di indirizzo per contenere l’importo rappresentato dagli emolumenti di calciatori, allenatori e tesserati delle prime squadre. “Questo intervento – è scritto in una nota – necessario per salvaguardare il futuro dell’intero sistema calcistico italiano, prevede una riduzione pari a 1/3 della retribuzione totale annua lorda (ovvero 4 mensilità medie onnicomprensive) nel caso non si possa riprendere l’attività sportiva, e una riduzione di 1/6 della retribuzione totale annua lorda (ovvero 2 mensilità medie onnicomprensive) qualora si possano disputare nei prossimi mesi le restanti partite della stagione 2019/2020”.

La Lega Serie A, che sta seguendo l’evoluzione dello scenario in stretto coordinamento con la UEFA; la FIGC e l’ECA, ha confermato la volontà di portare a termine la stagione e di tornare a giocare, senza correre rischi, solo quando le condizioni sanitarie e le decisioni governative lo consentiranno”. L’Assemblea riunita oggi ha inoltre analizzato le raccomandazioni per la ripresa di gare e allenamenti delle varie discipline sportive prescritte dalla Federazioni Medico Sportiva Italiana, alla luce dell’attuale situazione di emergenza sanitaria. A tal proposito entro fine settimana la Federcalcio emanerà le relative norme medico sanitarie.

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Immediata la reazione dei calciatori. “Una proposta vergognosa e irricevibile”, replica l’Assocalciatori, presieduta da Damiano Tommasi che boccia senza mezzi termini la linea guida della Lega Serie A sul taglio agli stipendi di quattro mesi se non si dovesse ripartire e di due se la stagione dovesse chiudersi regolarmente. Il vicepresidente, Umberto Calcagno spiega: “È chiara l`indicazione che si vuol far pagare solo ai calciatori gli eventuali danni della crisi. L`unica parte rilevante del comunicato della Lega è l`inciso con cui si dice che le squadre dovranno negoziare le modifiche contrattuali con i singoli giocatori”.

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