Siamo invasi, questi piccoli esserini volanti ci stanno conquistando | Un esercito di insetti si è impossessato di una città: tutta colpa dei pesci

Moscerini - (video) - IlFogliettone.it
Una località invasa dai moscerini una zona lagunare dove è diventato impossibile mettere il naso fuori di casa.
Nell’ultimo mese la cittadina di Orbetello, in Toscana, sta vivendo una situazione a dir poco insolita: un’invasione di moscerini ha reso difficile la vita quotidiana di residenti e lavoratori. Nella pittoresca località dell’Argentario, celebre per la sua laguna, la presenza massiccia di questi insetti ha creato disagi tanto gravi da costringere alcuni uffici pubblici alla chiusura. Anche azioni banali come uscire di casa o aprire una finestra sono diventate complicate.
La situazione è diventata talmente grave che, lo scorso 10 marzo, l’ufficio postale locale ha esposto un avviso di chiusura straordinaria, motivandolo con una “calamità naturale”. Un gesto emblematico che racconta la frustrazione crescente degli abitanti. Commercianti e operatori turistici sono allarmati: la paura è che questa invasione possa scoraggiare l’arrivo dei visitatori, proprio a ridosso del periodo pasquale e del ponte del primo maggio, date cruciali per l’economia del territorio.
I moscerini che stanno infestando Orbetello appartengono alla famiglia dei chironomidi. Non pungono né trasmettono malattie, ma la loro presenza è tanto massiccia da risultare estremamente fastidiosa. Hanno un corpo esile, ali trasparenti e possono deporre fino a 600 uova ciascuno. Sebbene non rappresentino un pericolo per la salute pubblica, il loro impatto sulla vivibilità quotidiana è pesantissimo.
Secondo le ipotesi più accreditate, l’invasione è il risultato di uno squilibrio ecologico innescato da una grave moria di pesci avvenuta la scorsa estate. Questo evento ha ridotto drasticamente la popolazione dei predatori naturali delle uova di moscerino, favorendone la proliferazione. La moria è stata causata da una drastica riduzione dell’ossigeno nelle acque, dovuta alla decomposizione di alghe in grandi quantità.
Le cause ambientali e agricole dello squilibrio
Sull’origine di questo squilibrio ci sono opinioni diverse. Alcuni ritengono che sia stato il surriscaldamento delle acque a causare la morte dei pesci. Altri, come il presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale, Alessandro Miani, puntano il dito contro l’uso intensivo di fertilizzanti ricchi di fosforo. In entrambi i casi, l’effetto è stato un’impennata della proliferazione batterica e la conseguente carenza di ossigeno nella laguna.
Miani ha sottolineato che ciò che accade a Orbetello è un esempio concreto di come l’intervento umano possa rompere l’equilibrio naturale. La laguna è un ecosistema fragile, e ogni alterazione può scatenare conseguenze a catena. La crisi dei moscerini è dunque un campanello d’allarme che invita a riflettere sul rapporto tra attività umane e ambiente naturale, e sulla necessità di un approccio più sostenibile.

Le misure adottate per contenere l’emergenza
Il Comune di Orbetello ha stanziato circa 300mila euro per interventi di disinfestazione e l’installazione di un sistema di illuminazione volto ad attirare i moscerini verso le rive. Qui, senza predatori naturali, gli insetti muoiono spontaneamente. Anche la Regione Toscana ha annunciato un ulteriore contributo di 500mila euro, da aggiungere agli oltre 1,2 milioni già investiti ogni anno per la manutenzione della laguna.
Secondo Miani, però, queste soluzioni sono soltanto dei palliativi. Per affrontare il problema alla radice servono progetti strutturali a lungo termine. Tra le proposte figurano l’introduzione di piante acquatiche che producono ossigeno e un cambiamento delle pratiche agricole, privilegiando colture che richiedano meno fertilizzanti. Solo attraverso un ripensamento delle attività umane si potrà ristabilire un equilibrio duraturo e proteggere la laguna di Orbetello dal ripetersi di simili emergenze.