Sicilia, M5S attacca Renzi: “Lo Stato impari a rispettare lo Statuto e il Parlamento”

Sicilia, M5S attacca Renzi: “Lo Stato impari a rispettare lo Statuto e il Parlamento”
20 ottobre 2015

“La legge sull’acqua non si tocca. Lo Stato non puo’ pretendere di fare il bello e il cattivo tempo nelle cose siciliane, calpestando l’autonomia della Regione. Deve imparare a rispettare lo Statuto e il Parlamento. Per questo l’Ars non deve assolutamente rimettere mano alla legge. Anzi, il governo Crocetta si prepari a resistere davanti ad un ricorso alla Corte Costituzionale”. E’ la linea del Movimento 5 Stelle all’Ars di fronte all’ennesima “pretestuosa impugnativa, che colplisce al cuore l’autonomia della Regione e svuota di significato il parlamento siciliano”.

“Non possiamo assolutamente tollerare – dicono i deputati Francesco Cappello, Matteo Mangiacavallo, Sergio Tancredi e Giampiero Trizzino (foto) – questa ennesima ingerenza dello Stato, che in soli dieci minuti ha vanificato tre anni di lavoro. Questo governo dimostri quello che non ha mia fatto finora, mostri di avere una briciolo di spina dorsale e rigetti qualsiasi proposta di modifica che punta solo ad allineare la nostra legge a quella nazionale che ha ignorato del tutto il referendum del 2011. La nostra riforma andava nel solco espresso dalla volonta’ popolare, non possiamo assolutamente permettere che lo Stato ci obblighi a cambiare rotta”. “Anche le impugnative su su appalti e liberi consorzi – affermano i deputati – sono pretestuose, di matrice squisitamente politica piu’ che tecnica. Piegarsi ai diktat romani sarebbe creare un pericolosissimo precedente e autorizzare la riduzione dello Statuto a carta straccia”.

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