Sicilia, pioggia di emendamenti sulla Finanziaria: scontro all’Ars

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Il parlamento siciliano

Pioggia di emendamenti sulla Finanziaria della Regione Siciliana, che da lunedì approderà in Aula a Sala d’Ercole. Il termine per la presentazione è scaduto alle 12 di ieri e le opposizioni hanno scelto la linea dura. Il testo, già lievitato in commissione Bilancio fino a 134 articoli, sarà al centro di una maratona parlamentare che rischia di occupare l’Ars per tutte le festività natalizie.

Il Partito democratico ha depositato circa novecento emendamenti: seicento di natura soppressiva e il resto modificativi. Una strategia che punta a smontare pezzo per pezzo la manovra, ma anche a proporre correttivi mirati. Il Movimento Cinque Stelle ha scelto un approccio ancora più radicale: emendamenti soppressivi per ciascuno dei 134 articoli e per ogni singolo comma. Dai pentastellati anche proposte di modifica, tra cui il finanziamento del Reddito di povertà.

Opposizioni divise ma unite nella battaglia

Non meno incisivo l’intervento di Ismaele La Vardera, deputato fondatore del movimento Controcorrente, che ha presentato cinquecento emendamenti soppressivi. Un segnale chiaro di opposizione frontale. A completare il quadro, un pacchetto di circa trenta emendamenti provenienti da altre forze di minoranza, con proposte di spesa alternative e interventi mirati su settori strategici.

Il clima che si respira all’Ars è quello di una sfida senza esclusione di colpi. La maggioranza difende il testo, ma dovrà affrontare un muro di resistenze che promette di rallentare ogni passaggio. La discussione generale prenderà il via lunedì, per poi lasciare spazio all’esame puntuale degli articoli. Una maratona che, secondo più di un deputato, potrebbe protrarsi fino a Capodanno.

Una manovra che rischia di paralizzare l’Ars

Il nodo politico è evidente: la Finanziaria regionale si presenta come un banco di prova per la tenuta della maggioranza e per la capacità delle opposizioni di incidere. La mole di emendamenti, mai così alta negli ultimi anni, è destinata a trasformare il dibattito in un braccio di ferro istituzionale.

La scelta di puntare su emendamenti soppressivi, in particolare, rivela la volontà di bloccare l’impianto complessivo della manovra. Ma non mancano le proposte costruttive, come quelle legate al sostegno alle fasce più deboli. Un segnale che, al di là dello scontro politico, la Finanziaria resta terreno di confronto su temi sociali cruciali.

Il calendario dei lavori e le prospettive

La tabella di marcia prevede che l’Aula affronti dapprima la discussione generale, con interventi dei gruppi parlamentari e repliche del governo regionale. Solo successivamente si passerà all’esame degli articoli, con votazioni che si annunciano serrate e tempi dilatati.

Il rischio concreto è che l’Ars debba lavorare senza sosta durante le festività, con sedute convocate anche nei giorni tradizionalmente dedicati alla pausa natalizia. Una prospettiva che alimenta tensioni e polemiche, ma che appare inevitabile di fronte alla mole di emendamenti presentati.

Un confronto destinato a segnare la legislatura

La Finanziaria siciliana, più che un documento contabile, si conferma terreno di scontro politico e istituzionale. La prova di forza tra maggioranza e opposizioni non si limiterà ai numeri, ma metterà in gioco la capacità di mediazione e la tenuta complessiva del Parlamento regionale.

Il dibattito che si aprirà lunedì sarà dunque decisivo non solo per l’approvazione della manovra, ma anche per definire gli equilibri politici dell’Ars nei mesi a venire. Una partita che si giocherà articolo per articolo, comma per comma, con il rischio concreto di trasformare le festività in un lungo e acceso confronto parlamentare.