Il sindaco de L’Aquila si è dimesso: “Governo vago, mancano 10 milioni”

Il sindaco de L’Aquila si è dimesso: “Governo vago, mancano 10 milioni”
Pierluigi Biondi
14 marzo 2019

Dopo 48 ore di tensione in seno alla sua maggioranza di centrodestra ufficialmente in crisi e dopo il mancato sblocco del trasferimento statale, circa 10 milioni di euro, al Comune dell’Aquila per le minore entrate a causa del terremoto del 6 aprile 2009, seguito all’incontro di ieri con il sottosegretario con delega alla ricostruzione, il pentastellato Vito Crimi, il sindaco del’Aquila, Pierluigi Biondi, amico del leader nazionale, Giorgia Meloni, ha presentato le dimissioni. In una lunga conferenza stampa l’esponente di Fratelli d’Italia, assediato dal suo stesso partito e degli alleati, in testa la Lega, che gli chiedevano da tempo un rimpasto di Giunta in quanto l’esecutivo da dicembre ha perso cinque assessori, ha sbattuto la porta al termine di un lungo intervento nel quale ha tracciato un bilancio molto positivo della sua gestione di poco piu’ di venti mesi.

Pur determinato nelle sue affermazioni, Biondi, unico meloniano, ha lasciato una porta aperta al ritiro delle dimissioni che dovra’ confermare tra venti giorni, il 2 aprile prossimo, a quattro giorni dal decennale del tragico sisma dell’Aquila. “Il governo nazionale, ma anche le forze politiche locali, – ha spiegato Biondi – sembrano non dare la dovuta attenzione all’Aquila e al suo territorio, nonostante il decennale del sisma sia alle porte. Una ricorrenza che segna una fase estremamente delicata della rinascita, che ha piu’ che mai bisogno di impegni chiari, di prospettive e di uno sforzo condiviso, che faccia prevalere l’interesse della collettivita’, rispetto a quello dei singoli”.

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Biondi ha sottolineato che “non e’ disposto a mettere le mani in tasca ne’ a imprese ne’ a cittadini senza il trasferimento dei fondi dallo Stato per i mancati incassi del Comune, non voglio aumentare le tasse e fare l’esattore. Mi e’ stato assicurato il trasferimento, ma non e’ sufficiente. Ho avvisato il sottosegretario Crimi molto disponibile e uomo di ascolto. Ma non e’ sufficiente per portare a casa il risultato. Sara’ il commissario a gestire questa fase”. Ad innescare la miccia delle dimissioni, e’ stata l’ufficializzazione della crisi nella coalizione, quando ieri tutti i consiglieri della coalizione hanno disertato la seduta del Consiglio comunale in aperta polemica con il primo cittadino che il giorno prima aveva nominato nel ruolo di vice sindaco il consigliere comunale dell’Udc, Raffaele Daniele, senza coinvolgere la maggioranza.

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