Spaziani Testa: “Così si rischia di dare un incentivo all’illegalità”

Spaziani Testa: “Così si rischia di dare un incentivo all’illegalità”
Giorgio Spaziani Testa
23 ottobre 2019

“E’ una follia”. Salta in aria nel sentire la proposta del deputato Pd, Matteo Orfini, secondo cui chi occupa abusivamente un immobile può anche richiedere l’allaccio di acqua, luce e gas. Ma Giorgio Spaziani Testa non ci sta. Non solo, il presidente di Confedilizia, pensa anche che la “bozza Orfini” “rischierebbe di incentivare nuove occupazioni abusive degli immobili”. E così, il settore immobiliare è pronto a contrastare “senza se e senza ma” la già tanto discussa proposta legislativa dem.

Spaziani Testa, è una norma che “sana” l’abusivo?

“Si vuole abrogare una legge di civiltà a cui, a suo tempo, abbiamo contribuito a realizzare. In pratica, si vuole cancellare l’articolo 5 legge 80 del 23 maggio 2014, annullando il principio secondo il quale non si può avere la residenza occupando abusivamente un immobile. Una follia. Tra l’altro, l’Italia è un Paese in cui c’è stato bisogno di varare una legge ad hoc per affermare che non si può ottenere una residenza presso un immobile occupato abusivamente, perché di questo stiamo parlando. Secondo punto che la proposta Orfini vuole cancellare, è il divieto di avere l’allaccio ai pubblici servizi a chi occupa sempre un immobile abusivamente”.

Se l’iter legislativo dovesse andare avanti?

“Indiscutibilmente contrasteremo la proposta, perché in ogni caso le occupazioni abusive di immobili vanno impedite senza se e senza ma. Fra l’altro, l’abrogazione dell’articolo in questione, rischierebbe di incentivare nuove occupazioni abusive che già in Italia sono tantissime e per le quali si fatica a risolverle per il semplice motivo che si è consentito a farle. S’è accumulato un lassismo, generato da una parte della politica, eccessivamente tollerante nella sua demagogia; c’è pure un rimbalzo di competenze come s’è visto a Roma, per esempio, tra Comune, Regione e Stato. E non ultimo, inefficienze di varia natura”.

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Dagli abusivi al fisco. Dalla manovra sta per arriva la mini stangata sull’immobiliare.

“Siamo molto preoccupati. Innanzitutto per l’aumento della cedolare secca sugli affitti abitativi a canone calmierato. Dopo sei anni dell’aliquota al 10% ora la manovra prevede un aumento al 12,5%. Si tratta di una misura sociale, condivisa da forze politiche, sindacati inquilini, operatori ed esperti del settore immobiliare che in questi sei anni di applicazione ha garantito un’offerta abitativa estesa, favorendo la mobilità di lavoratori e studenti sul territorio. Inoltre, come rileva la nota di aggiornamento del Def, la cedolare ha determinato una riduzione senza precedenti dell’evasione fiscale nelle locazioni. Secondo motivo di nostra preoccupazione è il triplicare delle imposte ipotecarie e catastali. Per non parlare sull’incertezza riguardante la cedolare secca per gli affitti commerciali”.

Avete avuto un incontro con il governo Conte, prima del varo del decreto fiscale?

“Abbiamo avuto un incontro con il precedente esecutivo, gialloverde, per intenderci. Con il governo Conte 2 no, l’esecutivo giallorosso ha solo incontrato i sindacati”.

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