Teatro Massimo Palermo, Madama Butterfly dedicata al soprano Dessì

Teatro Massimo Palermo, Madama Butterfly dedicata al soprano Dessì
13 settembre 2016

di Laura Donato


soprano-hui-heSarà dedicata a Daniela Dessì, il grande soprano recentemente scomparso, la prima di Madama Butterfly di Puccini, che andrà in scena il 16 settembre al Teatro Massimo. Un omaggio che il teatro ha voluto rendere all’artista proprio perché Cio Cio San è l’ultimo ruolo interpretato da Daniela Dessì  a Palermo, nel 2012. Un’iniziativa che ha visto la Fondazione compatta e che si inscrive all’interno delle altre iniziative – la prova generale il 14 a favore di Telethon; e sempre la “prima”, che sarà trasmessa all’esterno, su un maxischermo, davanti a una platea all’aperto, con posti a 1 euro, e la conduzione di Stefania Petyx – legate a questo inizio della coda autunnale della Stagione lirica del 2016. Madama Butterfly ai tempi di Puccini era un’opera quasi d’avanguardia, considerato il tema trattato – la sposa bambina sedotta dal giovane tenete della marina statunitense e presto abbandonata con un figlio, alla quale, come unica risorsa onorevole, restava solo il suicidio – ma anche la musica con le tipiche inflessioni dei suoni tradizionali yenkee e giapponesi, lo è più che mai ancora oggi. Questo il motivo che ha spinto il regista, Nicola Berloffa – coadiuvato per le scene da Fabio Cherstich, i costumi da Valeria Donata Bettella, e le luci da Marco Giusti – a delineare scenicamente una Butterfly attualizzata al secondo dopoguerra, in un momento storico per il Giappone simile a quello immaginato da Puccini, con il Paese sotto la dura occupazione degli americani.

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Una Butterfly ambientata in un teatro, diventata casa di vendita di ragazze, soprattutto geishe, ai militari e ufficiali americani. Lo scontro delle culture è uno dei punti su cui lavora di più la regia di Berloffa, secondo cui le circostanze dell’azione costituiscono una situazione ben conosciuta nella storia umana: per interessi politici ed economici, due nazioni con culture opposte si incontrano. Finché l’intenzione superiore dello Stato viene soddisfatta, la situazione può rimanere tranquilla, ma quando, più tardi, il singolo individuo incomincia a sentire le conseguenze delle trattative, le difficoltà nascono. “È esattamente questo sfondo politico-psicologico – dice il regista – che infonde a Madama Butterfly una caratteristica che è di grande attualità nel mondo di oggi”. Ad interpretare il dramma di Cio Cio San il soprano Hui He (foto), alla sua quinta produzione al Massimo, e che ha cantato Butterfly “almeno cinquecento volte nella mia vita – dice – e ogni volta è una grandissima emozione”. Accanto a lei il Pinkerton del tenore americano Brian Jadge, interessatissimo all’evoluzione, la trasformazione del suo personaggio “nel corso dell’opera, un personaggio che parte come l’americano vincitore e poi acquisisce tante sfumature”.

In effetti Pinkerton dallo scanzonato conquistatore di animi femminili della prima parte dell’opera pucciniana passa attraverso una vatietà di sentimenti sino alla vergogna e alla desolazione che bene Puccini descrive musicalmente in quel ripetere per tre volte il nome di Butterfly alla fine dell’opera. Sul palco del Massimo si alterneranno dal 16 al 25 due cast che vedono rispettivamente nel ruolo di Cio Cio San : Cio-Cio- San Hui He, e per il secondo cast Maria Katzarava (che debutta nel ruolo); Anna Malavasi (Suzuki), Raffaella Lupinacci (Suzuki del secondo cast); Brian Jadge (Pinkerton), Angelo Villari (Pinkerton secondo cast); Milena Josipovic (Kate Pinkerton); Giovanni Meoni (Sharpless) e il palermitano Vincenzo Taormina (Shapless secondo cast). A tale proposito il direttore Jader Bignamini, chiamato a dirigere Orchestra e coro del Teatro Massimo, mette in evidenza come si tratti “di due cast diversi”, ma “senza differenze gerarchiche”. “Si tratta – continua – di ascoltare due spettacoli diversi, entrambi validissimi”. Una produzione che promette punti di diverso interesse, questa Butterfly. Da non mancare quindi né la prima né le recite successive, dal 16 al 25.

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