“Ti regalo 5 anni di contributi INPS”: tutto vero, ufficiale, vai in pensione da giovane I Nuova regola da Luglio, non devi più essere decrepito per smettere di lavorare
Inps (Flaei) IlFogliettone
Importantissime possibili novità per alcune categorie di persone che potrebbero approfittarne per anticipare il pensionamento.
Il sistema pensionistico ha subito significative trasformazioni nel corso della sua storia, evolvendosi da un modello prevalentemente retributivo a uno contributivo. Inizialmente si basava su un meccanismo che garantiva una pensione calcolata in base alle ultime retribuzioni, favorendo chi aveva carriere lunghe e ben retribuite.
Negli anni ’90, di fronte a crescenti squilibri finanziari e all’invecchiamento della popolazione, sono state introdotte riforme cruciali. La riforma Amato (1992) e soprattutto la riforma Dini (1995) hanno segnato il passaggio graduale verso il sistema contributivo. Questo significa che l’importo della pensione è legato ai contributi effettivamente versati durante la vita lavorativa.
Attualmente, il sistema è un ibrido. Per i lavoratori con anzianità contributiva antecedente al 1996, si applica ancora in parte il metodo retributivo. Per coloro che hanno iniziato a versare contributi dal 1° gennaio 1996, o che optano per il computo interamente contributivo, la pensione è calcolata esclusivamente con il metodo contributivo.
Le riforme più recenti, come quelle introdotte con la Legge Fornero, hanno ulteriormente innalzato i requisiti anagrafici e contributivi per l’accesso alla pensione, legandoli all’aspettativa di vita. L’obiettivo è garantire la sostenibilità del sistema nel lungo periodo, pur presentando sfide significative in termini di adeguatezza delle future prestazioni pensionistiche.
Quota 100 e pensione anticipata
La pensione anticipata è la possibilità di uscire dal lavoro prima dell’età di vecchiaia, al raggiungimento di un determinato requisito contributivo. Per gli uomini, tale requisito è di 42 anni e 10 mesi, per le donne di 41 anni e 10 mesi, con l’applicazione di finestre mobili.
“Quota 100” è stata una misura sperimentale che permetteva di andare in pensione con almeno 62 anni di età e 38 di contributi. “Quota 103”, sua evoluzione, consente (fino al 2025) di pensionarsi con almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi, ma con un tetto massimo all’importo della pensione fino al raggiungimento dell’età di vecchiaia e il calcolo interamente contributivo.
INPS “regala” 5 anni di contributi
Molti professionisti della strada, come autisti, camionisti, tassisti, corrieri e ambulanzieri, possono beneficiare di un pensionamento anticipato grazie all’INPS. Questa opportunità non è un regalo, ma una misura specifica per chi ha svolto mansioni riconosciute come usuranti a bordo di veicoli. Per accedere a questo beneficio, è necessario aver accumulato un minimo di 35 anni di contributi e aver svolto l’attività di guida per almeno sette anni negli ultimi dieci precedenti la domanda.
Grazie a questa normativa, chi documenta regolarmente una carriera impegnativa alla guida può anticipare la pensione fino a cinque anni rispetto ai requisiti standard. È fondamentale presentare una richiesta formale all’INPS, corredata da tutte le prove della propria attività lavorativa, come documenti di servizio, buste paga o iscrizioni sindacali.