Tra “governissimo” e elezioni, le crepe nel centrodestra

Tra “governissimo” e elezioni, le crepe nel centrodestra
Mara Carfagna
31 gennaio 2021

Un punto su cui sono tutti d’accordo c’è: no al Conte Ter, quindi via l’avvocato del popolo da Palazzo Chigi. Per il resto, nel centrodestra in queste ore riemergono le crepe passate in secondo piano soltanto nel corso delle consultazioni, grazie a una delegazione unita presentatasi al Colle e da un comunicato congiunto letto da Matteo Salvini e che, comunque, tratteggiava le varie anime della coalizione. Che nel centrodestra le posizioni siano differenti, divergenti, nonostante la proclamata unità di intenti, è ovvio. Parliamo di una coalizione e non di un partito. Tutte differenze di visione pronte a riemergere, tuttavia, se davvero il Conte Ter dovesse finire definitivamente in soffitta. I primi segnali arrivano da Mara Carfagna che convinta che le elezioni si allontanano, punzecchia gli alleati. “Credo che il centrodestra compirebbe un grave errore col chiudersi, arroccarsi sull’Aventino”, afferma la deputata di Forza Italia.

Parole chiare, rivolte a Matteo Salvini e Giorgia Meloni soprattutto. Insomma, la vice presidente della Camera, non ha dubbi: “Pd e M5s dovrebbero mettere da parte ogni interesse di bottega e avanzare il nome di spessore come l’ex presidente della Bce, Mario Draghi”. Un’uscita che sembra non andare di pari passo con il centrodestra dove proprio in Fratelli d’Italia e, a dir vero meno nella Lega, la parola d’ordine è elezioni. Il leader di Fi, Silvio Berlusconi, intanto, non demorde. Da giorni continua a ripetere che serve un’alleanza dei “migliori” dei vari partiti, larghe intese insomma. E quando il Cavaliere parla di “unità sostanziale” parla di tutti i partiti insieme. Un altro controcanto della coalizione è Fratelli d’Italia. “Non sarò mai in un governo con il Pd e il M5S” sbotta Giorgia Meloni, ribadendo la linea del suo partito sull’ipotesi di un esecutivo di larghe intese.

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La leader di FdI, tuttavia, non spranga la porta: “Se arriverà da Mattarella la proposta di un governo di unità nazionale la valuteremo con serenità. Ma continuiamo a pensare che non sia quello che serve all`Italia”. In ogni caso, la presidente di FdI non si nasconde sulle difficoltà che potrebbe incontrare la linea unitaria di fronte a un eventuale cambio di scenario: “Ho letto e sentito anche io sfumature diverse, ma confido e spero che il centrodestra resti compatto. Le valutazioni le faremo con serenità quando arriverà il momento di farle, ma nessuno credo vorrà avventurarsi in percorsi che non fanno bene all`Italia”, conclude.

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