TRAGEDIA AL POSTO DI BLOCCO | La sua auto non è più in regola, dobbiamo sequestrarla: dal 2025 non può più girare su nessuna strada

Posto di blocco - (pexels) - ilFogliettone.it

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Se ha questo tipo di macchina resti a piedi, è troppo vecchia e non la puoi più usare: la multa è salatissima.

A partire da giugno 2025, la mobilità a Roma subirà un’importante trasformazione con l’entrata in vigore del divieto di circolazione per i veicoli diesel fino alla categoria Euro5. La misura riguarderà la cosiddetta Fascia Verde, l’area compresa tra il Grande Raccordo Anulare e l’Anello Ferroviario. L’obiettivo è chiaro: migliorare la qualità dell’aria nella Capitale e rispondere alle direttive europee in materia ambientale, evitando le pesanti sanzioni economiche già minacciate nei confronti dell’Italia.

Secondo i dati della Fondazione Caracciolo, saranno circa 135.000 i veicoli interessati dal nuovo divieto, una cifra che rappresenta circa l’8% del parco auto romano. Il provvedimento non si limiterà ai diesel Euro5, ma comprenderà anche i veicoli a benzina fino alla categoria Euro2. Le restrizioni saranno in vigore dal 1° novembre al 31 marzo di ogni anno, con esclusione di domeniche e festivi infrasettimanali, e mirano a ridurre sensibilmente le emissioni inquinanti in una delle città più congestionate d’Europa.

L’assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Eugenio Patanè, ha avviato un confronto con la Regione Lazio per valutare eventuali deroghe alle nuove regole, sul modello di quanto già accaduto con i diesel Euro4. L’attenzione è rivolta in particolare alle fasce sociali più vulnerabili, che potrebbero subire maggiormente le conseguenze della misura. Tuttavia, le deroghe non dovranno compromettere gli obiettivi ambientali alla base del provvedimento.

Il divieto alla circolazione non può rappresentare un provvedimento isolato. Affinché la transizione verso una mobilità sostenibile abbia successo, è essenziale investire sul trasporto pubblico. Le priorità includono l’estensione delle linee metropolitane, l’ammodernamento della rete ferroviaria urbana e l’elettrificazione dell’intera flotta di mezzi pubblici. Questi interventi, tuttavia, richiedono tempi lunghi, motivo per cui sarà necessario integrare misure temporanee come lo smart working e l’uso incentivato delle biciclette.

La questione del turismo e del traffico privato

Un altro fronte su cui intervenire è quello dell’overtourism. I bus turistici, spesso poco regolamentati, aggravano il traffico nelle zone centrali della città. La creazione di parcheggi di scambio e l’introduzione di regole più severe per i veicoli turistici rappresentano soluzioni già ipotizzate dal Comune per ridurre la pressione sulle aree più sensibili del centro storico. La gestione intelligente dei flussi turistici dovrà accompagnare le scelte sulla mobilità quotidiana dei residenti.

Il divieto ai diesel Euro5 inserisce Roma nel solco delle principali città europee che stanno adottando misure drastiche per ridurre l’inquinamento. Da Parigi a Berlino, l’esigenza di tutelare la salute pubblica ha portato a decisioni simili. Tuttavia, ogni realtà urbana ha caratteristiche uniche, e Roma dovrà calibrare le proprie scelte in base alle condizioni specifiche del proprio territorio e della propria struttura urbanistica.

Auto inquinanti - (pexels) - ilFogliettone.it
Auto inquinanti – (pexels) – ilFogliettone.it

La sfida dell’equità nella mobilità

Ogni trasformazione urbana comporta inevitabili disagi, ma il vero nodo sarà garantire che nessuno venga lasciato indietro. Le nuove misure dovranno essere accompagnate da incentivi per il cambio auto, sconti sui trasporti pubblici e forme di sostegno per chi, altrimenti, rischierebbe l’esclusione dalla mobilità quotidiana. Solo una visione inclusiva può assicurare la riuscita della transizione ecologica senza produrre nuove disuguaglianze.

L’introduzione del divieto ai veicoli più inquinanti rappresenta un punto di svolta per la mobilità romana. Affinché questa trasformazione diventi un modello di successo, sarà indispensabile il coinvolgimento attivo dei cittadini e l’attuazione di un piano urbano ambizioso ma realistico. Roma ha l’opportunità di ridisegnare il proprio rapporto con l’ambiente e con il traffico, trasformandosi in una città più pulita, accessibile e a misura di persona.