Ucraina, almeno 33 razzi russi contro Kherson in 24h

Ucraina, almeno 33 razzi russi contro Kherson in 24h
29 dicembre 2022

 Allarmi antiaerei in tutte le regioni dell’Ucraina, compresa la capitale Kiev, a causa di possibili attacchi aerei russi. Le autorità locali hanno invitato i residenti a mettersi al riparo fino a quando gli allarmi non saranno disattivati. Nessun allarme è stato segnalato nella regione della Crimea, che la Russia ha illegalmente annesso nel 2014. Le sirene sono arrivate dopo che sono stati segnalati attacchi missilistici russi nella regione orientale di Kharkiv. Il sindaco Igor Terekhov su Telegram: “Kharkiv è sotto tiro. Chiedo a tutti di rimanere nei rifugi e di osservare le misure precauzionali”.

Le forze russe hanno anche lanciato almeno altri 33 razzi contro obiettivi civili nella città ucraina di Kherson nelle ultime 24 ore. L’ha affermato su Telegram l’esercito di Kiev. “Un uomo di 48 anni ha ricevuto una ferita da scheggia a seguito degli attacchi mattutini… a Kharkiv. È in ospedale”, ha dichiarato il governatore di Kharkiv Oleh Synehubov. Gli allarmi antiaerei in Ucraina risuonano quasi quotidianamente a causa di attacchi missilistici e droni che hanno preso di mira le infrastrutture civili ed energetiche del Paese. Tali attacchi sono aumentati drammaticamente dopo che un’esplosione a ottobre ha danneggiato il ponte di Kerch costruito dalla Russia verso la penisola di Crimea.

Intanto, il comandante in capo della Squadra Navale della Marina, ammiraglio Aurelio De Carolis, conferma la presenza di navi russe nel Mediterraneo. “Confermo la presenza di navi russe nel Mediterraneo – dice -. A noi il compito di sorvegliare il Mediterraneo e controllare da vicino queste navi. Un forte messaggio dal punto di vista della comunicazione strategica che l’alleanza dà”. “Quello che tengo a evidenziare – aggiunge il comandante – è che come Marina italiana ci muoviamo in un contesto pienamente sinergico con le altre Marine alleate che operano nel Mediterraneo e con tutte le altre operazioni come la Irini, la Sea Guardian, e quella ancora più importante che vede permanentemente presente nel Mediterraneo la portaerei americana Bush, a bordo della quale sono stato il 15 dicembre”.

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L’ammiraglio spiega inoltre che “è dall’inizio dell’anno che l’impegno della Marina italiana in attività operative è stato intensificato. Questo si traduce in un maggior numero di navi in mare, per cui uno sforzo più intenso per i nostri equipaggi, tant’è vero che anche in occasione di queste festività sono diverse le nostre navi che sono in mare”.

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