Putin: disposti a dialogo. Ma Pechino si schiera con Mosca

Putin: disposti a dialogo. Ma Pechino si schiera con Mosca
Vladimir Putin
26 maggio 2023

Il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito la disponibilità di Mosca al dialogo sull’Ucraina nel corso di un colloquio con l’omologo brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva: è quanto si legge in un comunicato diffuso dal Cremlino.

Secondo quanto affermato da Putin, la via diplomatica “è ancora bloccata da Kiev e dai suoi sponsor occidentali”; Lula da parte sua si è detto disposto a condurre un dialogo con Russia e Ucraina per una soluzione pacifica della crisi. “Ho appena parlato al telefono con il presidente della Russia, Vladimir Putin – ha fatto sapere dal canto suo il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva -. L’ho ringraziato per l’invito a partecipare al Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, e gli ho risposto che al momento non potevo andare in Russia, ma ho ribadito la disponibilità del Brasile, insieme a India, Indonesia e Cina, a dialogare con entrambe le parti in conflitto alla ricerca della pace”. Il presidente brasiliano ha anche declinato oggi l’invito a recarsi in visita a San Pietroburgo, durante un colloquio telefonico con il suo omologo russo Vladimir Putin, dopo il suo mancato incontro con il capo di Stato ucraino Volodymyr Zelensky al vertice del G7.

“Ho ringraziato” Putin “per il suo invito al Forum economico internazionale di San Pietroburgo” dal 14 al 17 giugno “e gli ho risposto che non potevo andare in Russia in questo momento”, ha aggiunto Luiz Inacio Lula da Silva. “Ma gli ho detto ancora una volta che il Brasile, come l’India, l’Indonesia e la Cina, è pronto a dialogare con le due parti in conflitto in vista del raggiungimento della pace”, ha concluso il presidente del Brasile. Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è detto intenzionato a riavviare i contatti con il presidente russo Vladimir Putin sull’Ucraina “quando sarà il momento”. “E’ passato un po’ di tempo dalla mia ultima conversazione telefonica. Ma quando sarà il momento, ho intenzione di parlare di nuovo con Putin” ha affermato in un’intervista al quotidiano Koelner Stadt-Anzeiger.

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Intanto, sul fronte bellico non si registra tregua. Le forze armate russe hanno bombardato l’area attorno al villaggio di New York, nella regione di Donetsk, lanciando una bomba Fab-250, ordigno molto comune per gli attacchi russi all’ Ucraina. Una persona è rimasta ferita. “Nella città sono stati danneggiati 3 grattacieli, un asilo, un ambulatorio, un cinema e una palestra – scrive sui social Pavel Kirilenko, capo dell’Amministrazione militare regionale di Donetsk, aggiungendo che “si tratta di un altro attacco mirato contro i civili, un altro crimine di guerra commesso dai russi nella regione di Donetsk”. Anche il presidente dell’Ucraina fa sapere di “un altro attacco missilistico russo, un altro crimine contro l’umanità in quanto tale. Gli edifici di una clinica psichiatrica e di una clinica veterinaria nella città di Dnipro sono stati distrutti. “Solo uno stato malvagio può combattere contro le cliniche – afferma Volodymyr Zelensky -. Non ci può essere alcuno scopo militare in questo. È puro terrore russo”. “La Russia ha scelto la via del male di sua volontà e non abbandonerà questa strada da sola. Dobbiamo sconfiggere il terrore e lo faremo. L’Ucraina e l’intero mondo libero insieme” conclude Zelensky. Ma la diplomazia ucraina non molla.

Un vertice per la pace “è necessario” e l’Ucraina vuole che si tenga “il prima possibile: l’ideale sarebbe luglio”. Tuttavia, la base per questo summit dovrebbe essere il piano di 10 punti presentato da Kiev: lo ha detto il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, in un’intervista all’agenzia di stampa russa Interfax. L’alto funzionario ha pubblicato una parte dell’intervista sul suo canale Telegram. “Oggi è necessario un vertice di pace. Tutti comprendono questo fatto. Inoltre, tutti accettano come assolutamente logica e giusta l’argomentazione secondo cui il piano di pace ucraino dovrebbe esserne la base: i 10 punti del Presidente Volodymyr Zelenskyy” ha detto Yermak. “Ora la posizione dell’Ucraina è chiara: il nostro piano è la base, ma siamo pronti ad ascoltare tutti quei Paesi che rispettano la nostra sovranità e integrità territoriale – prosegue l’alto funzionario -. Siamo pronti ad accettare alcuni elementi di altre proposte”.

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“Attualmente ci si interroga su dove e quando tenere il vertice di pace. Naturalmente, vogliamo che si tenga il prima possibile. L’ideale sarebbe a luglio. Sono in corso consultazioni in merito. È molto importante che si tratti di un vertice a cui partecipino sicuramente i leader del Sud globale – conclude -. E, secondo le mie sensazioni, siamo molto vicini al successo di queste consultazioni. Ci aspettiamo un gran numero di partecipanti al vertice”. Frattanto la Cina si schiera a fianco della Russia. Il rappresentante speciale cinese Li Hui durante la sua visita in Europa ha chiesto che la Russia “conservi” i territori dell’Ucraina annessi, ovvero le autoproclamate Repubbliche di Donetsk e Lugansk, e le regioni di Zaporizhzhia e Kherson. Lo riportano le agenzie russe Ria Novosti e Tass citando un articolo del Wall Street Journal. Per il giornale americano, che fa riferimento a fonti informate sul dossier, Li Hui ha parlato anche di “cessate il fuoco immediato” in Ucraina.

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