Vertenza bancari. Fabi: piattaforma Abi è inaccettabile

5 novembre 2014

“La giornata di oggi è stata contraddistinta ancora una volta da tatticismi dell’Abi, che non ha scoperto le carte rispetto ad argomenti fondamentali, come il pagamento ai lavoratori dell’inflazione, la definizione dell’area contrattuale e tutti gli argomenti legati al riconoscimento della produttività delle varie aziende e gruppi”. Commenta così  Lando Maria Sileoni, segretario generale della FABI, sindacato di maggioranza del credito, l’incontro che si è svolto oggi nella sede dell’Abi tra sindacati e il capo delegazione sindacale dell’Associazione bancari italiani, Alessandro Profumo, nell’ambito della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale dei circa 312 mila lavoratori bancari italiani. Il sindacato fa sapre che l’Abi ha presentato un documento nel quale ha illustrato le sue posizioni di massima su rapporti tra i due livelli di contrattazione e trattamento economico, area contrattuale, inquadramenti, occupazione e orari di lavoro.

“La piattaforma Abi è politicamente inaccettabile  – prosegue Sileoni – ed abbiamo ribadito, in considerazione del difficile momento che attraversa il settore e il Paese, di voler continuare il dialogo, a condizione che si scenda definitivamente nei particolari, misurando le distanze tra le nostre e le loro posizioni. Restano assolutamente rilevanti le distanze e il prossimo incontro del 13 novembre servirà per fare definitivamente il punto della situazione”. Sempre secondo l’organizzazione sindacale del credito, nel prossimo Consiglio nazionale della FABI che si terrà a Roma dal 18 al 20 novembre, l’organizzazione “sarà in grado di formulare un’attenta valutazione delle proposte, per prendere poi tutte le iniziative necessarie, al fine di garantire alla categoria un nuovo e insostituibile contratto nazionale di lavoro”.

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