Vertice sul dopo Juncker, Timmermans in pole per Commissione. Ma Salvini lo boccia

Vertice sul dopo Juncker, Timmermans in pole per Commissione. Ma Salvini lo boccia
Jean-Claude Juncker e Frans Timmermans
30 giugno 2019

Oggi i leader dell’Ue tornano a riunirsi, per la terza volta, con l’intento di scrivere il primo capitolo dell’Europa post Jean-Claude Juncker, nominando il suo successore alla guida della Commissione. Ora il favorito, grazie anche agli accordi presi dall’altra parte del globo al G20 di Osaka, e’ l’olandese Frans Timmermans, spitzenkandidat dei socialdemocratici (S&D), e gia’ primo vicepresidente della Commissione. A sciogliere gli ultimi nodi e’ stata la cancelliera tedesca, Angela Merkel, che pur di salvaguardare il meccanismo, si e’ detta – riporta il tedesco Die Welt – disponibile a ritirare dal tavolo la candidatura di Manfred Weber, volto del Partito popolare europeo (Ppe). L’accordo sembra pero’ essere stato raggiunto solo tra Francia e Germania. In Italia, ad esempio, il vice premier e leader della Lega, Metteo Salvini, ha subito bocciato l’ipotesi.

“Un uomo di sinistra a presiedere la Commissione europea di sicuro non lo sosterremo”, ha annunciato in un’intervista a SkyTg24. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, anche lui impegnato con i grandi del mondo in Giappone, non restringe il campo. “Chiuso un accordo? Ancora no, anche per rispetto per chi non c’e’. Per quanto mi riguarda non e’ stato chiuso alcun accordo”, ha dichiarato. “La mia richiesta per la presidenza della Commissione Ue – ha sottolineato – e’ di una personalita’ di grande spessore, che sia disponibile a sedersi attorno ad un tavolo anche per rivedere le regole della governance europea. La richiesta dell’Italia e’ molto forte, mi battero’ per raggiungere questo obiettivo”, ha concluso.

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Timmermans non piace inoltre al gruppo di Visegrad (V4). “I primi ministri del gruppo di Visegrad hanno discusso sulla leadership dell’Ue e hanno convenuto che potrebbero accettare solo candidati che comprendono le sfide dell’Europa centrale e sono in grado di identificarsi nei punti di visita del gruppo”, ha scritto su Twitter Zoltan Kovacs, portavoce del governo ungherese che per l’occasione si esprime anche a nome di Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia. “Detto cio’, nessuno dei cosiddetti spitzenkandidat e’ accettabile. V4 non puo’ sostenere Weber ne’ Timmermans”, ha aggiunto. Il 57enne olandese ha sempre avuto posizioni molto chiare sull’immigrazione che spesso sono andate a collidere sia con il gruppo di Visegrad che con le idee del ministro Salvini sulla gestione dei porti e dell’accoglienza.

Ex diplomatico, nel 1998 Timmermans era entrato in politica con il Partito laburista olandese portando avanti i suoi ideali europeisti anche dopo la vittoria del no nel referendum olandese sulla Costituzione Ue del 2005. Prima di approdare a Bruxelles era stato ministro degli Affari europei e in seguito ministro degli Esteri dell’Olanda. E’ un orgoglioso tifoso della Roma e ha grande simpatia per l’Italia, alimentata negli anni fra il 1972 e il 1976 trascorsi a Roma al fianco del padre che faceva l’archivista per l’ambasciata olandese in Italia. Timmermans, che parla un ottimo italiano, ha sempre avuto parole piu’ generose per il Bel Paese rispetto ai colleghi della Commissione. In piena crisi Aquarius commento’: “L’Italia e’ stata lasciata solo per troppo tempo a gestire i migranti”. Sulla manovra finanziaria dello scorso anno aveva dichiarato: “Tifiamo tutti per l’Italia”.

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