Aiea: “Violata l’integrità fisica della centrale nucleare Zaporizhzhia”

Aiea: “Violata l’integrità fisica della centrale nucleare Zaporizhzhia”
Centrale nucleare di Zaporizhzhia
2 settembre 2022

La missione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia è riuscita a raccogliere informazioni importanti nel giro di poche ore. Lo ha spiegato il direttore generale dell’agenzia, Rafael Grossi, subito dopo la visita, il cui obiettivo, ha detto, è di proteggere la centrale dal rischio di incidenti, visto l’intensificarsi dell’offensiva russa nell’area. “Le cose fondamentali che volevo vedere le ho viste”, ha detto. Tuttavia, Grossi ha evidenziato che “l’integrità fisica della centrale nucleare ucraina” di Zaporizhzhia, occupata dalle truppe russe, “è stata ripetutamente violata”. “E’ qualcosa che non può continuare ad accadere”, ha aggiunto. Quindi “continueremo la nostra analisi. Abbiamo raggiunto un risultato molto importante, e la cosa importante è che l’Aiea rimanga qui. Facciamo sapere al mondo che l’Aiea resta a Zaporizhzhia”. Infatti, La compagnia nucleare di stato ucraina Energoatom – citata dal Guardian – ha confermato che Grossi ha lasciato la centrale nucleare di Zaporizhzhia mentre sono cinque gli ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica rimasti sul posto: dovrebbero continuare la loro missione fino al 3 settembre.

Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino, ritiene “molto strano” che la missione dell’Aiea nella centrale di Zaporizhzhia sia durata solo due ore ma si riserva di vedere il rapporto degli esperti, riferisce l’Ukrainska Pravda. “È una missione che ha algoritmi specifici per studiare cosa succede al meccanismo di controllo di un’infrastruttura così complessa. C’è un pericolo per la sicurezza, pertanto è sorprendente che sia durata solo 2 ore. Ma l’Aiea dice che manterrà un certo numero dei suoi membri permanentemente lì. Vedremo”. Intanto, le forze di Mosca sono pronte a evacuare il personale dell’ente nucleare statale russo Rosatom presente alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, portandolo a Melitopol, città dell’Ucraina sudorientale sotto controllo russo. Ad affermarlo è la direzione dell’intelligence ucraina, citata da Ukrinform, secondo cui l’operazione verrebbe tenuta segreta per evitare il panico tra i lavoratori.

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L’intelligence di Kiev, fa anche sapere che i filorussi che controllano la centrale hanno impedito ad alcuni lavoratori di accedere all’impianto, in particolare quelli responsabili della sicurezza antincendio, per non farli parlare con gli ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), arrivati questo pomeriggio. Nei giorni scorsi, l’ente nucleare ucraino Energoatom aveva già denunciato torture nei confronti di alcuni dipendenti perché non denunciassero all’Aiea i pericoli di sicurezza nella struttura. Sul fronte bellico, l’intelligence ucraina ha confermato che la città di Enerhodar e il territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia sono stati oggetto di attacchi militari da parte delle forze russe prima della visita dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). Un gruppo di elicotteri d’attacco russi Ka-52 – si legge in una nota di Apco Worldwide – è stato visto sorvolare la città e colpire i complessi residenziali della zona, mentre i colpi di mortaio hanno attivato la protezione di emergenza del quinto reattore dell’impianto.

Oleksandr Starukh, capo dell’amministrazione statale di Zaporizhzhia, ha commentato: “Le forze russe hanno condotto attacchi militari sul percorso precedentemente concordato per la missione Aiea, ostacolando così gli spostamenti delle Nazioni Unite nell’area per motivi di sicurezza. Chiediamo di fermare immediatamente le provocazioni dell’esercito russo per garantire un accesso sicuro e senza ostacoli all’impianto nucleare”. A seguito degli attacchi, la linea di alimentazione di riserva di 330 KW della centrale di Zaporizhzhia è stata danneggiata, la seconda unità elettrica è stata disattivata e i generatori diesel sono stati accesi. Secondo gli operatori dell’impianto questa è la seconda volta in dieci giorni che un’unità elettrica viene disattivata a causa dell’aggressione militare russa. 

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