A Wimbledon campi sotto accusa

A Wimbledon campi sotto accusa
7 luglio 2017

Campi sotto accusa a Wimbledon. Dopo le polemiche per i troppi ritiri al primo turno (35 mila sterline che sono un invito a giocare anche se infortunati) ieri la statunitense Bethanie Mattek Sands si è infortunata gravemente al ginocchio a causa di una torsione innaturale mentre correva uscendo in barella. Oggi sui tabloid inglesi campeggia la foto della statunitense che urla dal dolore e le polemiche riguardano i soccorsi giunti in ritardo: almeno dieci minuti di attesa sul campo e poi quasi un quarto d’ora per portarla via in ambulanza tra le lacrime non solo sue ma dell’avversaria sconvolta. Che poi ha fatto notare: “C’è voluto troppo tempo e ti domandi cosa succederebbe se ci fosse un problema al cuore o qualcosa del genere. Bethanie è rimasta a terra troppo a lungo”.

Oggi gli organizzatori di Wimbledon hanno respinto ogni accusa: Wimbledon non iniziava così avanti nella stagione dal 1895, Andrea Mancuso della federtennis da Londra, a Londra è scoppiata l’estate e fa molto caldo, inusuale da queste parti. Nei primi quattro giorni c’è stata appena mezz’ora di pioggia, splende il sole e il clima è secco. Come l’erba, che si rovina più facilmente soprattutto sui campi secondari (e siamo solo alla prima settimana del torneo). Il fatto poi che tutti, o quasi, giochino da fondo campo peggiora le cose: la zona intorno alla riga si è scivolosa e molti giocatori e giocatrici si lamentano negli spogliatoi. “Non c’è più erba ed è molto scivolosa , non è nemmeno come la terra battuta. Ed è proprio dove dobbiamo correre”, dicono in coro. Sempre ieri durante il match tra la Mladenovic e la Riske le due giocatrici hanno chiesto la sospensione dopo un paio di game e fatto fotografare un enorme buco all’arbitro.

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