Parla l’imam di Palermo: noi stiamo con la Francia, ma siamo dispiaciuti e seccati

Parla l’imam di Palermo: noi stiamo con la Francia, ma siamo dispiaciuti e seccati
21 novembre 2015

“Siamo non solo dispiaciuti ma anche seccati, siamo arrabbiati perché non vogliamo più sentire o ripetere che un musulmano è un potenziale terrorista”. A parlare è Mustafa Boulaalam, imam della moschea sunnita di Palermo. A una settimana dai drammatici eventi di Parigi, anche la comunità musulmana di Palermo dunque si stringe al dolore del popolo francese. “Come comunità musulmana di Palermo e di Sicilia dobbiamo condividere il dolore con le famiglie e lo Stato francese e possiamo mandare un messaggio qua da Parigi che noi siamo con la Francia e con il popolo francese”. Boulaalam ha rimarcato la distanza tra i veri musulmani e chi usa la religione come un pretesto per portare morte e terrore. Nell’albergo in cui si trovavano i terroristi – ha sottolineato – hanno trovato siringhe con droga e questo significa che non rappresentano completamente l’Islam. “Dentro la nostra moschea e nei luoghi di culto, cerchiamo di insegnare ai giovani a condividere le responsabilità. Perché non siamo più extracomunitari, ma siamo italiani. Abbiamo una grande responsabilità, che è quella di restare uniti. Su quale sia il modo migliore per sconfiggere il terrorismo, l’imam ha le idee chiare: bisogna aumentare il dialogo religioso. “Questo è un messaggio che vogliamo che parted a Palermo e vada in tutto il mondo, per evitare tutto questo conflitto, bisogna aumentare la fratellanza tra le religioni”.

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