Zoggia (Pd) spara a zero su Raciti: “Dov’è stato finora il segretario regionale?”

Zoggia (Pd) spara a zero su Raciti: “Dov’è stato finora il segretario regionale?”
5 febbraio 2016

di Enzo Marino

Davide ZoggiaContinua a tenere banco l’intervista di Totò Cuffaro rilasciata all’ Huffington Post e con la quale l’ex governatore aveva rivelato: “Con Renzi si stanno spostando i miei voti e la mia classe dirigente. E dunque quelli che stavano con me e ora nel Pd fanno le tessere. Ma non capisco il clamore, lo scandalo. A me pare naturale. Prendevo un 1,8 milioni di voti, lì dentro c’era la Sicilia. Ora quella stessa Sicilia si sta spostando”. Parole che hanno fatto esplodere il Partito Democratico dal Piemonte alla Sicilia (ovviamente). E che dopo tre giorni ancora i Democratici rimescolano la pentola. In campo addirittura Pierluigi Bersani (foto, home): “Noi chiediamo atti politici e organizzativi. Ho voluto in modo brusco lanciare una sveglia: il Pd non è un partito di potere buono per tutti gli usi. Non siamo un porto in cui può sbarcare chiunque”. Da Siragusa anche Davide Zoggia (foto) dice la sua. “Le dichiarazioni di questi ultimi giorni dell’ex governatore siciliano Cuffaro gettano un’ombra a dir poco preoccupante sul futuro del Partito Democratico – afferma il parlamentare nazionale del Pd -. Ci saremmo aspettati reazioni più immediate e nette – aggiunge – che respingessero con chiaro sdegno quanto asserito dall’ex presidente della Regione siciliana. Magari sottolineando quanto quei mondi fossero, per loro natura, incompatibili con i valori e gli orizzonti che il Partito democratico si è dato sin dall’inizio. E anche le dichiarazioni dell’attuale segretario regionale del Pd, se pure giuste, appaiono molto tardive. Dove è stato finora?”.

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E ancora. “Va ricordato, inoltre, che dei segnali chiari erano stati lanciati, da quei mondi, già durante gli scorsi mesi; ad esempio – osserva – nella grande assemblea svolta a Catania dove molti importanti gruppi cuffariani si sono ritrovati per manifestare la loro volontà di aderire al Pd. Per noi è del tutto evidente che i programmi e i valori di Cuffaro sono in contrasto con i nostri e con la nostra storia. Ora occorre che a tutti i livelli il Pd reagisca con forza per rispondere, soprattutto, al disorientamento che queste dichiarazioni hanno prodotto in larga parte dei nostri iscritti e militanti. Noi rischiamo di perdere molti dei nostri amici e compagni che alla luce di questa mutazione genetica non riterrebbero più il Pd come un partito affidabile. Diciamo e diremo, a tutti i livelli – conclude Zoggia – che questa deriva deve essere fermata e ci aspettiamo che questa posizione diventi al più presto patrimonio di tutto il Partito democratico”. Intanto, arriva una nota di Cuffaro: “Non dirò più una parola su quello che penso della situazione politica. Mi spiace che quanto ho detto, a mio parere un’ovvietà, sia stato causa di fraintendimenti, di incomprensioni, di inquietudini e di liti, dentro e fuori ai partiti. Nei miei 5 anni in carcere – afferma – ho capito che l’ipocrisia non aiuta a vivere bene e in politica purtroppo c’è troppa ipocrisia. Sono convinto oggi più che mai che il vero senso della politica si colga raggiungendo il cuore della gente e incontrandone l’umanità. Non ci può essere politica senza passione. Mi asterrò dal parlare con i giornalisti di politica per non diventare oggetto di strumentalizzazione delle ipocrisie della politica. Parteciperò da oggi in poi – conclude Cuffaro – soltanto della presentazione dei miei libri, per far conoscere la situazione drammatica delle carceri italiane e per migliorare le condizioni di vita dei detenuti”.

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