Cinema, Orso d’Oro a “Fuocoammare” di Rosi

Cinema, Orso d’Oro a “Fuocoammare” di Rosi
20 febbraio 2016

“Fuocoammare” trionfa a Berlino: il docufilm di Gianfranco Rosi si è aggiudicato l’Orso d’Oro della 66esima edizione della Berlinale, battendo altri 17 film in lizza. Era l’unica opera italiana a partecipare. Rosi ha emozionato e convinto la platea e la giuria raccontando un’isola confine simbolico dell’Europa tra abitanti che vi risiedono e migranti che vi sbarcano alla ricerca di un futuro migliore. Dopo aver vinto il Marc’Aurelio d’oro con “Il Sacro G.R.A.”, Rosi si era trasferito a Lampedusa per un film poi definito “potente” dal direttore della Berlinale Dieter Kosslick. Fuocoammare, in sala dal 18 febbraio, è la storia di Samuele e delle sue sensazioni, un ragazzino di Lampedusa che ha dodici anni e va a scuola. Ci sono voluti due mesi di montaggio e l’invito della Berlinale era arrivato proprio durante questo periodo.

“Il premio a Rosi ci riempie di orgoglio e dimostra la vitalità del cinema italiano capace di raccontare, con poesia e crudezza, storie di grande attualità”. Così il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini commenta l’Orso d’Oro a Gianfranco Rosi alla 66esima edizione del Festival di Berlino. “Fuocoammare – aggiunge Franceschini – è un film che ha la forza di proiettarci nella quotidianità di Lampedusa, luogo simbolo dei confini europei e dei drammi e del dolore dei migranti del mediterraneo. Storie di coraggio e solidarietà, raccontate con un linguaggio universale, che scuote il mondo e che fa riflettere sulla necessità di affrontare il dramma dell’immigrazione in modo unitario e umanitario”.

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