di Enzo Marino
E’ rottura tra Silvio Berlusconi e il premier Renzi. A sigillare la separazione proprio il leader di Forza Italia. “Avevamo creduto di poter fare insieme le riforme istituzionali e la legge elettorale e di avere un Presidente della Repubblica condiviso – dice il Cav -. Ma il Partito Democratico non ha rispettato i patti per puri interessi di parte”. Dunque, “è venuto meno il nostro sogno di un progetto condiviso ed anzi per come si sta delineando la nuova legge elettorale, con una sola camera eletta dal popolo, con il terzo presidente del Consiglio non eletto dagli italiani, avvertiamo il rischio che vengano meno le condizioni indispensabili per una vera democrazia che ci si possa avviare verso una deriva autoritaria”.
Insomma, per Berluconi “non era questo – aggiunge – il patto del Nazareno che volevamo, non era questo l’obiettivo che volevamo raggiungere insieme per il bene del Paese”. Tuttavia, l’ex premier è convinto che “il Paese ha necessità di riforme strutturali ben diverse da quelle proposte dalla sinistra”. Da qui “lavorerò con rinnovato impegno perché il centro-destra possa ritornare unito e possa offrire al Paese quelle urgenti soluzioni che finchè ho avuto l`onore di presiedere il governo avevano garantito agli italiani più benessere, più sicurezza, più libertà”.
Articolo aggiornato alle 21:14