A fine anno 2015 segni dal cielo, tra asteroidi, comete e Luna piena

A fine anno 2015 segni dal cielo, tra asteroidi, comete e Luna piena
24 dicembre 2015

orionidi stelle cadentiÈ un Natale tutto all’insegna dei segni dal cielo quello 2015, capace di mettere con il naso all’insù scienziati, astronomi, semplici appassionati dell’osservazione stellare e amanti delle filosofie new age. Dalla Nasa ai patiti di Stonehenge ce n’è insomma per tutti i gusti: asteroidi, comete, meteoriti, Luna piena, incroci stellari dagli infausti presagi e ammassi nebulosi a forma di albero di Natale. Il tutto nell’anno in cui, pearltro, il solstizio d’inverno, cioè il giorno più corto dell’anno, da sempre al centro dei riti iniziatici ad esempio delle popolazioni celtiche, si è fatto attendere arrivando il 22 dicembre con 24ore di ritardo sulla solita tabella di marcia. Andiamo comunque con ordine nella descrizione dei fenomeni celesti di questo Natale 2015 nel segno delle stelle. Si comincia con l’asteroide che sfiora la terra, si fa per dire, proprio nella giornata di Vigilia. È SD220, ed a monitorare la sua rotta è stato l`Osservatorio di Arecibo. Anche se designato come “potenzialmente pericoloso”, questo asteroide si troverà, nel suo punto più prossimo 28 volte più lontano della nostra Luna e quindi non pone alcun pericolo per la Terra. Il sistema radar di Arecibo ha misurato 2003 SD220, che si mostra molto allungato, più di 2 km di lunghezza. Ruota anche molto lentamente, impiegando più di 11 giorni per completare una rotazione completa. “Dopo diversi giorni di osservazioni possiamo dire che l`asteroide assomigli ad una patata”, sottolinea Edgard Rivera-Valentin, dell`osservatorio di Arecibo Observatory, che ha guidato la campagna osservativa a Puerto Rico.

 

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Il suo avvicinamento alla Terra è di grande interesse per la Nasa perché rappresenta un possibile futuro bersaglio di una missione robotica o umana. Quello di oggi, 24 dicembre, è il primo dei cinque incontri previsti tra la Terra e il 2003 SD220nei prossimi dodici anni. Dall’asteroide all’Albero di Natale stellare. È l’ammasso NGC 2264, che si trova nella costellazione dell`Unicorno. Non è molto difficile osservarlo nelle prime ore della notte, guardando ad est. Come segnala Media Inaf, il notiziario online dell’Istituto nazionale di astrofisica, già con un binocolo si potrà scorgere un gruppo di stelline che si trova più o meno a metà strada tra le brillanti stelle Betelgeuse di Orione e Procione del Cane Minore. La loro disposizione ricorda proprio il profilo a cono di un abete illuminato. A rafforzare questa immagine è  una diffusa nebulosità, osservabile però solo con telescopi sufficientemente potenti, composta da gas ionizzato dalla radiazione delle giovani stelle dell`ammasso. C’è poi la cometa, elemento immancabile del Presepe: quest’anno si chiama Catalina, osservabile anche in questo caso con un semplice binocolo nelle ultime ore della notte prima dell’alba.

 

È una new entry nel sistema solare, visibile per diversi mesi esclusivamente nell’emisfero australe. Quando sarà più facile seguirne il percorso sarà comunque verso Capodanno, tenendo presente che il suo massimo avvicinamento al nostro pianeta è indicato per il 17 gennaio prossimo. Notte di Natale inoltre con l’eccezionalità della Luna piena, un evento che non si verificava dal 1977 e che si ripeterà non prima del 2034. Ma la Luna di questo Natale sta regalando anche altre primizie astronomiche, come l’incrocio già avvenuto con la stella Aldebaran, tra le più luminose nel nostro cielo, che è stata oscurata proprio dal passaggio sulla sua direttrice del satellite terrestre. E qui si passa dal dato scientifico alle tradizioni: in alcune culture, come quella araba ad esempio, spegnere in questo modo la luce di Aldebaran (ben 500 volte più luminosadel Sole) indicherebbe infausti presagi per l’economia. Se ancora non è venuto il torcicollo a guardare in alto, si potranno infine vedere, nelle notti natalizie, le ultime scie delle stelle cadenti delle Geminidi.

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