A Shanghai i medici sempre più online: così si riducono i contagi

10 marzo 2020

La telemedicina conquista il Paese del Dragone e probabilmente resisterà anche dopo l’epidemia di coronavirus. Dotati di cuffiette e computer i medici dell’ospedale centrale di Xuhui, a Shanghai, forniscono consultazioni online. Milioni di cinesi hanno ricevuto l’invito a ridurre gli incontri, in tanti hanno paura di entrare negli ospedali o ne sono del tutto impossibilitati per via delle restrizioni ai trasporti pubblici. “Basta un telefonino e una connessione e potete comunicare con il Xuhui Cloud Hospital (la struttura online, ndr) e anche beneficiare dei servizi sanitari, comprese le consultazioni online dello Xuhui Cloud Hospital”, ha spiegato il direttore Zhou Jian.

“Soprattutto durante il periodo di contenimento, i pazienti evitano il tragitto, le file d’attesa all’ospedale etc. Funziona bene per limitare l’epidemia, ridurre le occasioni di contagio, i modi di trasmissione e impedire infezioni incrociate. Siamo il primo ospedale pubblico di Shanghai ad avere ottenuto la licenza di ospedale online”, ha aggiunto. “Le consultazioni online – spieg Zhu Fu, direttore esecutivo del nosocomio – sono comparse con l’epidemia di coronavirus. Dopo l’epidemia può diventare un mezzo normale di cura e continuare a esistere”. Wang Dewen, cardiologo dell’ospedale di Shangai, conferma: “Penso che durante l’epidemia le consultazioni online fossero molto vantaggiose, perché meno pazienti venivano in ospedale, riducendo le possibilità di essere infettati. Quando l’epidemia sarà terminata, per quanto riguarda le prescrizioni per le persone anziane con patologie croniche, si ricorrerà maggiormente alla telemedicina”.

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