Accordo Mediaset-Vivendi, P.S Berlusconi: siamo soddisfatti, ora Sky avrà un concorrente

Accordo Mediaset-Vivendi, P.S Berlusconi: siamo soddisfatti, ora Sky avrà un concorrente
8 aprile 2016

Quello con Vivendi è “un accordo di cui siamo molto soddisfatti, che guarda a sviluppi futuri di natura industriale, che poggia tutto, anzi sì ‘cementifica’ su uno scambio paritetico di azioni: 3,5% di azioni di Vivendi a Mediaset e 3,5% di azioni Mediaset a Vivendi”. E’ “soddisfatto” l’amministratore delegato e vicepresidente di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, al termine del cda della società di Cologno Monzese. “Questa cosa è importantissima perché rappresenta lo spirito di condivisione sui progetti futuri di Mediaset e Vivendi. Ci sposiamo per lavorare insieme e per creare valore”. “L’accordo prevede la creazione di una nuova struttura – ha spiegato Pier Silvio Berlusconi – che avrà l’ambizione di produrre contenuti internazionali per poi essere distribuiti su tutte le piattaforme; la messa a fattore comune delle attività dei rispettivi paesi, un passo fondamentale non solo per creare massa critica, per stare meglio sul mercato ma anche per le tecnologie” perché “oggi è importante fare investimenti e dare agli utenti una user experience sempre più evoluta; nel cambio di partecipazione il 100% di Mediaset Premium confluirà in una di quelle che è la più grande media company, Vivendi”.

Ci sono state “offerte anche dal concorrente satellitare di Premium – ha detto ancora -. Ma in termini di opportunità strategica e di mercato questa è la soluzione che abbiamo ritenuto molto, ma molto migliore non solo perché per la prima volta Sky si troverà un concorrente ma perché rimaniamo in gioco sulla pay, sia con il calcio, sia con le ambizioni in uscita dall’Italia”. Nell’accordo firmato oggi tra Mediaset e Vivendi “nei prossimi tre anni il gruppo francese non potrà salire sopra il 5% del capitale sociale Mediaset e nel primo anno non potrà acquistare altre azioni Mediaset”, ha aggiunto. E a chi gli ha chiesto qual è l’orizzonte temporale dell’accordo, l’ad ha replicato “forever. Oggi c’è un’intesa assoluta che deve essere verificata nell’operatività ma la volontà è di lavorare assieme per creare valore. Il lock up è di tre anni”. “Per quanto riguarda il valore Mediaset Premium passa un po’ in secondo piano – ha spiegato – fondamentale è lo spirito dell’accordo. Il valore di Premium sta nella differenza del valore del tre e mezzo di Mediaset e nella differenza del valore del tre e mezzo di Vivendi. Il prezzo è lì”. Riguardo alle trattative per arrivare all’accordo “sono partite da me in rapporto con Vincent Bollorè”. Pier Silvio Berlusconi ha quindi escluso sia stato il padre Silvio il ‘dealmaker’ ma “ha partecipato – ha concluso- in termini di condivisione generale”. Ad avere “un ruolo importante anche nelle fasi più tecniche e toste è stato Tarak Ben Ammar che ha aiutato le parti a condividere lo spirito e che quindi ringrazio”. Red. Eco.

Leggi anche:
Istat: disoccupazione marzo giù al 7,2%, ai minimi da 16 anni

 

 

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti