Canone Rai, chi risiede qui può tirare un sospiro di sollievo | Basta mostrare un documento

Canone Rai-(caf50epiu) - (pexels) - IlFogliettone.it

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Esenzione dal Canone TV chi ne ha diritto e come funziona, la sospensione della tassa non è automatica.

Quella di cui parliamo, è una misura volta a tutelare le fasce più fragili della popolazione, con lo scopo di alleggerire il carico fiscale in presenza di un reddito basso. L’agevolazione è riconosciuta ai soggetti che vivono da soli o con il coniuge e hanno un reddito complessivo annuo non superiore a 8.000 euro. È importante anche che non convivano con altri familiari titolari di un reddito, a eccezione di colf e badanti. Sono quindi esenti dal pagamento del canone Rai tutti i cittadini italiani che hanno compiuto 75 anni e si trovano in particolari condizioni economiche.

L’esenzione dal canone TV può coprire l’intero anno o solo parte di esso, in base alla data in cui si compiono i 75 anni. Spetta a tutti gli ultra 75enni dal Nord alla Sicilia. Se il compleanno cade entro il 31 gennaio, l’agevolazione vale per tutto l’anno. Se invece il compimento dell’età avviene tra il 1° febbraio e il 31 luglio, si ha diritto all’esonero solo per il secondo semestre. In tutti i casi è necessario presentare una dichiarazione sostitutiva che attesti il possesso dei requisiti richiesti dalla normativa.

Per ottenere l’esonero è necessario presentare la dichiarazione sostitutiva compilando la sezione apposita del modello predisposto dall’Agenzia delle Entrate. Il documento può essere trasmesso online, tramite posta elettronica certificata, oppure inviato per posta in raccomandata senza busta. È anche possibile consegnarlo personalmente presso un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate. In tutti i casi è richiesto un valido documento di riconoscimento.

Una volta presentata la dichiarazione sostitutiva, se le condizioni di reddito e anagrafiche non cambiano, non è necessario ripresentare il modello negli anni successivi. Tuttavia, se si perde uno dei requisiti, come per esempio il superamento del limite di reddito o l’inizio della convivenza con familiari aventi reddito proprio, bisogna inviare una nuova dichiarazione che comunichi la variazione dei presupposti.

Richiesta di rimborso per il canone già pagato

I cittadini che hanno già versato il canone pur avendo diritto all’esenzione possono richiedere il rimborso. Anche in questo caso va compilata una specifica dichiarazione, in cui si certifica il possesso dei requisiti al momento del pagamento. Il rimborso può essere chiesto anche se il canone è stato addebitato tramite la bolletta elettrica, a condizione che la dichiarazione sia stata trasmessa in tempo utile.

Un caso differente è quello di chi non possiede alcun apparecchio televisivo. Anche in questo caso è possibile evitare l’addebito del canone presentando la dichiarazione sostitutiva di non detenzione. Questa possibilità è riservata ai titolari di utenza elettrica residenziale. La dichiarazione ha validità annuale e deve essere presentata tra luglio e gennaio per ottenere l’esonero per l’anno successivo, oppure tra febbraio e giugno per evitare l’addebito nel secondo semestre.

Gli anziani non pagano il canone Rai - (leganerd) - IlFogliettone.it
Gli anziani non pagano il canone Rai – (leganerd) – IlFogliettone.it

Situazioni particolari e doppio addebito

Può capitare che il canone venga addebitato due volte nella stessa famiglia. In tal caso, è necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati del familiare che già paga il canone. In questo modo si evita la doppia imposizione e si regolarizza la situazione. Anche gli eredi devono fare attenzione: se l’utenza elettrica è ancora intestata a un defunto, devono presentare una dichiarazione che certifichi la mancata presenza di un televisore nell’abitazione.

In tutti i casi in cui i requisiti per l’esenzione o la non detenzione di un televisore cambiano, è obbligatorio inviare una nuova dichiarazione. Ad esempio, se si acquista un televisore dopo aver dichiarato di non detenerne, bisogna informare tempestivamente l’Agenzia delle Entrate. Il canone, in questi casi, sarà addebitato dal mese in cui è avvenuta la variazione. Questo garantisce il rispetto delle regole e consente di evitare sanzioni o contestazioni future.