L’alcol uccide sei americani al giorno. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto del Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l’organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti, il primo in un decennio sull’argomento. Dallo studio, emerge che il tasso di mortalità è più alto tra gli uomini di mezza età e che, tra il 2010 e il 2012, sono morte in media, all’anno, 2.221 persone per cause legate all’abuso di alcol. Tre morti su quattro avevano tra i 35 e i 64 anni e circa tre su quattro erano di sesso maschile. La percentuale più alta di morti si è registrata tra gli uomini di età tra i 45 e i 54 anni.
“Molti studi precedenti si concentravano sui ragazzi, ma il problema è molto più grande” ha detto il dottor Robert Brewer, che guida il programma relativo all’alcol al Cdc. “E’ stato sorprendente vedere che il numero dei morti è così concentrato tra le persone di mezza età”. Si tratta, secondo il Cdc, di “un problema più grande di quanto pensato in precedenza”. Circa 38 milioni di adulti esagerano con l’alcol quattro volte al mese, in media, ma la vasta maggioranza di chi beve fino all’eccesso – circa il 90 per cento – non è alcolizzata. La dipendenza dall’alcol ha contribuito a circa un terzo dei decessi.
La percentuale più alta di decessi per abuso di alcol si è registrata tra i nativi americani e dell’Alaska, con 49 morti su un milione di persone, mentre la media nel Paese è di circa nove. Quella più bassa, invece, in Alabama, Texas, Illinois e Virginia.
