Amministrative in Sicilia, al voto 53 Comuni. Ci sono anche Agrigento e Enna

Amministrative in Sicilia, al voto 53 Comuni.  Ci sono anche Agrigento e Enna
28 maggio 2015

Le amministrative in Sicilia coinvolgeranno 53 comuni. Le elezioni si svolgeranno domenica 31 maggio e lunedì 1 giugno, con eventuale turno di ballottaggio il 14 e 15 giugno. Due i capoluoghi di provincia, Agrigento e Enna, chiamati al rinnovo dell’amministrazione, ventuno i comuni con più di diecimila abitanti e quindici i comuni in il consigli si rinnova per motivi diversi dalla scadenza naturale del mandato. Ad Agrigento si torna alle urne dopo il commissariamento del comune iniziato lo scorso giugno 2014 a seguito della decisione del sindaco del Pd Marco Zambuto di dimettersi dopo la condanna, revocata poi in appello, a due mesi e venti giorni di reclusione per abuso d’ufficio. Nella città della valle dei templi i candidati alla poltrona di primo cittadino sono sette: Lillo Firetto, dimessosi da sindaco di Porto Empedocle e sostenuto da sette liste tra cui Ncd e Pd; Silvio Alessi, presidente dell’Akragas e vincitore delle primarie caos del Pd; Emanuele Dalli Cardillo, candidato del M5S; Andrea Cirino, Fratelli d’Italia; Marco Marcolin che si candida con il movimento ”Noi con  Salvini”; Giuseppe Arnone e Giuseppe Di Rosa, sostenuti da due liste civiche.

In provincia di Agrigento si voterà anche in altri sei comuni: Licata, Ribera, Cammarata, Realmonte, Siculiana e Raffadali. In quest’ultimo, si candida alla poltrona di primo cittadino l’ex sindaco Silvio Cuffaro, fratello dell’ex presidente della Regione Totò. Ad Enna, altro capoluogo di provincia al voto, sarà una sfida a quattro: Vladimiro Crisafulli, vincitore delle primarie del Pd che però non correrà col simbolo del suo partito ma con la lista civica ”Enna democratica”; Maurizio Di Pietro, candidato di ”Patto per Enna”; Angelo Girasole che si presenta con ”L’Altra città” e Davide Solfato con il Movimento Cinque Stelle. In provincia di Enna alle urne anche i comuni di Nicosia, Valguarnera Caropepe, Pietraperzia, Centuripe e Agira. Numeri da capogiro a Gela (Caltanissetta), città per anni governata dal presidente della Regione Rosario Crocetta. Qui la sfida è fra undici candidati a sindaco e venti liste. Il primo cittadino uscente Angelo Fasulo si presenta con l’appoggio del Pd, Megafono, Pdr e Udc; Gioacchino Pellitteri è invece il candidato di Forza Italia, Mir (Movimento in Rivoluzione), Autonomisti per Gela e Arcobaleno-Partito Liberale; la restante parte del centro destra appoggia Lucio Greco che si presenta con una lista civica; Domenico Messinese è il candidato del M5S mentre Antonio Giudice è l’uomo di ”Noi con Salvini”. Tra gli altri aspiranti, Peppe Di Dio, Maurizio Melfa, Elio Arancio, Giuseppe Cosenza, Tonino Ventura, Giovanni Romano e Consolata Cirignotta. Sempre in provincia di Caltanissetta sono chiamati a rinnovare le amministrazioni comunali anche i cittadini di Mussomeli, Serradifalco e Villalba.

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Dodici i comuni alle urne in provincia di Messina (Barcellona Pozzo di Gotto, Milazzo, Giardini Naxos, Basicò, Graniti, Limina, Malvagna, Mirto, Naso, Raccuja, San Salvatore di Fitalia e Savoca). In provincia di Palermo si voterà a Carini, Villabate e Trabia e negli altri dieci comuni più piccoli di Aliminusa, Caltavuturo, Collesano, Godrano, Lascari, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Santa Cristina Gela e Scillato. Di questi due comuni, Polizzi Generosa e Villabate, andranno al voto dopo un periodo di amministrazione straordinaria: Polizzi Generosa dopo lo scioglimento per mafia del consiglio comunale e Villabate dove il sindaco Francesco Cerrito e la sua giunta hanno presentato le dimissioni in seguito alle indagini su un presunto broglio nel sorteggio per la scelta degli scrutatori alle Europee. Sette i comuni chiamati alle urne in provincia di Catania (Bronte, Maniace, Mascali, Milo, Pedara, San Giovanni la Punta e Tremestieri etneo); due in provincia di Trapani, Marsala e Gibellina, e uno in provincia di Siracusa, Augusta. Dovevano invece essere due i comuni in provincia di Ragusa (Ispica e Scicli) chiamati a votare per il rinnovo delle amministrazioni. Il 29 aprile scorso però il comune di Scicli è stato sciolto per infiltrazioni mafiose e l’ex sindaco Franco Susino rinviato a giudizio, lo scorso marzo, per mafia. Alle urne andranno solo i cittadini di Ispica.

 

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