Ardizzone, così com’è la riforma non può passare. Lunedì incontro con Silvestri

4 aprile 2014

“La riforma cosi’ come e’ stata immaginata non puo’ passare. Il 7 aprile incontreremo il presidente della Corte costituzionale: c’e’ un clima strano in Italia, un sistema a pendolo, dal momento che nel 2001 si parlava di federalismo, ora di abolire le Regioni. Mi sembra un po’ il gioco del gatto col topo. Bisogna invece avere le idee molto chiare e recuperare il buon senso”. Non intende mollare, il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone,in merito alla riforma del Senato e che prevede, tra l’altro, una norma che mette a rischio lo Statuto della Sicilia. La questione è stata al centro dell’Assemblea plenaria dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome svoltasi a Palazzo dei Normanni. “L’Unione europea – prosegue Ardizzone – sul principio della sussidiarieta’ riconosce il ruolo delle Regioni, lo Stato deve rispondere ai vincoli europei, non sa come far quadrare i conti e scarica le responsabilita’, che ci sono, sul sistema regionale”. Il presidente dell’Ars, annuncia che il prossimo 14 aprile “avremo un incontro alla Camera per rappresentare l’istanza di tutte le Regioni, con un documento unico sottoscritto da Brega e da Errani”.

Secondo il coordinatore dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni a Statuto speciale, Franco Iacop,”questo in Sicilia e’ stato un appuntamento importante perche’ ci ha permesso di ribadire e di condividere alcune questioni di fondamentale importanza per le specialita’”. “Ma lo sara’ ancora di piu’ quello di lunedi’ a Roma – precisa Iacop – quando con il presidente Gaetano Silvestri ripercorreremo i pronunciamenti della Corte costituzionale, che in questi anni ha piu’ volte avuto alla sua attenzione il tema della regolazione dei rapporti tra lo Stato e le Regioni, in particolare quelle a statuto speciale”. Il passo fondamentale è capire come si pone la Consulta rispetto all’articolo 5 della Costituzione che disegna l’Italia come un Paese “che riconosce e promuove le autonomie locali, ma anche rispetto al Trattato di Lisbona che fissa i principi della sussidiarieta’ e del governo decentrato dei territori con la partecipazione delle Assemblee legislative regionali”.

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