Chi sono i 44 a bordo del sottomarino scomparso. Tra di loro anche la prima sommergibilista sudamericana

23 novembre 2017

La conferma da parte della Marina militare argentina di una “anomalia idroacustica” dovuta ad una “esplosione” rilevata il giorno della scomparsa del sommergibile ARA “San Juan” sembra confermare il peggior scenario possibile sulla sorte dell’equipaggio. In una speciale sessione della Casera dei deputati argentina sonio stati letti i nomi dei 44 ufficiali e marinai dell’unità, augurando loro un rapido “ritorno a casa”: al momento tuttavia, e con meno di 24 ore di autonomia teorica dell’ossigeno, le attività di ricerca sottomarina e in superficie non hanno dato alcun risultato. A bordo c’è anche la prima donna membro di un equipaggio di un sommergibile in America Latina e un maggiore atteso dalla fidanzata che deve diventare sua moglie tra 10 giorni. Al comando del sommergibile è il capitano di fregata Pedro Martin Fernandez, sposato e padre di tre figli; l’attenzione dei media si è però soffermata sulla 35enne tenente Eliana María Krawczyk, ufficiale addetta all’armamento e all’epoca della sua nomina prima sommergibilista del continente sudamericano (oggi sono otto), anche perché nella sua ultima telefonata alla famiglia aveva commentato il cattivo stato di funzionamento dell’unità. Gli altri due ufficiali nella catena di comando sono il capitano Jorge Ignacio Bergallo e il tenente Fernando Ariel Mendoza, mentre l’ufficiale di macchina, con nove anni di navigazione a bordo del “San Juan”, è Harnan Ramon Rodriguez. Tra i nuovi imbarcati figura invece il caporal maggiore Luis Niz, primo del corso sommergibilisti del 2017 e che deve sposarsi il prossimo sette dicembre.

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Anche il radarista dell’unità, German Oscar Suarez, aveva riferito di problemi al sommegibile già nel 2014, dopo i primi lavori di manutanzione di emivita operativa, e in particolare di una “avaria grave” che aveva causato preoccupazione a bordo: lo ha raccontato la moglie, Itatì Leguizamòn. “Mi sorprende che ne siate sorpresi, basta vedere il bilancio delle Forze armate per rendersi conto della precarietà delle condizioni in cui sono costretti a lavorare, non è nulla di nuovo né è qualcosa che riguardi solo le forze armate” ha concluso la donna, precisando che ai familiari dell’equipaggio vengono date dalla Marina le stesse informazioni fornite ai media. Il “San Juan”, fabbricato in Germania dalla Thyssen, è un sommergibile a propulsione diesel-elettrica lungo 65 metri e in grado di raggiungere i 250 metri di profondità, con un’autonomia di 22mila chilometri; varato nel 1983, aveva appena completato i lavori di manutenzione previsti alla metà della sua vita operativa. L’unità era salpata da Ushuaia, dove aveva effettuato una serie di esercitazioni, ed era diretta alla base navale di Mar del Plata Nel momento in cui il contatto radio è stato perso, il sottomarino si trovava nella zona del golfo San Jorge, tra Rio Gallegos e Puerto Deseado, a circa 400 chilometri dalla costa.

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