Arrivate a Malta le prime salme. I superstiti in viaggio per Catania

Arrivate a Malta le prime salme. I superstiti in viaggio per Catania
20 aprile 2015

È giunta nel porto della Valletta, a Malta, la nave Bruno Gregoretti della Guardia costiera con a bordo 24 cadaveri e 27 dei 28 superstiti del naufragio avvenuto ieri davanti alle coste libiche. L’ennesima tragedia nel Mediterraneo, ancor più grave delle altre, avrebbe causato tra 700 e 900 vittime. L’unità era scortata da una motovedetta maltese. Intanto a Pozzallo c’è stato lo sbarco di migranti. Nel porto siciliano, poco dopo la mezzanotte, è giunto il mercantile Sagittarius, battente bandiera delle Isole Marshall, con a bordo 98 migranti, soccorsi nel Mediterraneo. Tra i profughi anche 13 donne e 28 minori. Ancora da accertare il numero dei migranti a bordo. Secondo le ultime notizie, sarebbero stati in 950 a bordo di quel barcone e tra di loro ci sarebbero state 200 donne e tra i 40 e i 50 bambini. Sono alcune delle indicazioni emerse, informa la Procura di Catania, dalle parole del superstite della sciagura della notte scorsa ricoverato al Cannizzaro di Catania dopo il salvataggio. Molti erano stati chiusi nei livelli inferiori dell’imbarcazione da parte dei trafficanti, che avrebbero serrato i portelloni, impedendo la fuga nel momento del naufragio. Il peschereccio era partito da un porto libico a 50 km da Tripoli. I migranti, sempre stando alle parole raccolte dal personale della Mobile, sarebbero provenienti da diverse nazioni: Algeria, Egitto, Somalia, Nigeria, Senegal, Mali, Zambia, Bangladesh, Ghana. L’uomo, a sua volta del Bangladesh, sarebbe in cura per una patologia di natura indipendente dal naufragio. La Procura di Catania ha dato direttive perché le operazioni di ricerca e salvataggio di eventuali superstiti al naufragio abbiano la precedenza sulle investigazioni ed già iniziata la raccolta delle dichiarazioni degli altri superstiti ora a bordo delle navi della Guardia Costiera.

Si procede per i reati di naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e per reati in materia di traffico di migranti. Le indagini sono condotte dalla Guardia Costiera, dalla Polizia di Stato, dalla squadra Mobile di Catania e dal Servizio centrale Operativo di Roma. Intanti i superstiti sono in viaggio per Catania. Sono partiti con una nave della Marina militare alle 13 circa da Malta. “I superstiti del naufragio in Libia dovrebbero arrivare a Catania questa sera”. E’ la previsione fatta da Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr. “I cadaveri – ha aggiunto – sono stati sbarcati a Malta e resteranno lì”. Secondo Sami, a bordo del peschereccio “secondo alcuni testimoni ci sarebbero state più di 700 persone”. “Siamo molto preoccupati. Ci sono qualche centinaio di migliaia di persone, e il dato è ottimistico, che sarebbero pronte a partire sulle spiagge del Nord Africa”. “Alcuni di questi – ha aggiunto – cercheranno di arrivare in Europa ed è meglio quindi mettere in piedi subito una strategia per affrontare tutto questo. In Europa 28 Stati membri possono gestire l’accoglienza di alcune centinaia di migliaia di persone”. “I sopravvissuti del naufragio in Libia dovrebbero stare tutti bene. Anche il migrante ricoverato a Catania, un ventitreenne del Bangladesh, ha una polmonite pregressa e sta migliorando. Nessuno è in pericolo”. L’ultima grande tragedia in Libia dimostra che c’è stato “un salto di crudeltà da parte delle organizzazioni criminali”, ha detto Carlotta Sami ai giornalisti nel porto di Catania. “Hanno fatto un salto terribile – ha aggiunto – adesso nel più breve tempo possibile devono mettere in mare il maggior numero di migranti, la loro tecnica è raccogliere e gettare in mare le persone per poi cominciare daccapo. A loro non interessa se arriveranno vivi o morti”.

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