Assunzione dei precari della scuola. Boschi: “Rispetteremo gli impegni presi”

Assunzione dei precari della scuola. Boschi: “Rispetteremo gli impegni presi”
11 marzo 2015

Il governo manterrà la promessa per l’assunzione dei precari della scuola, almeno stando alla risposta del ministro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme costituzionali Maria Elena Boschi che, rispondendo alla Camera ad un’interrogazione dei Cinque Stelle sulle iniziative per garantire l’immissione in ruolo dei 150 mila docenti precari a partire dal primo settembre 2015, ha assicurato: “L’impegno preso dal governo per un piano straordinario di assunzioni sarà sicuramente rispettato”, e “verrano garantite per il primo settembre 2015”, perché il ddl La Buona Scuola “sarà approvato definitivamente domani in cdm”, e dal canto suo il Parlamento “ha tempi utili” per l’approvazione, “per poter iniziare il primo settembre la scuola con tutti i docenti necessari”. Boschi ha risposto al question time “in luogo del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, sulla base degli elementi da lei forniti”, sottolineando: “Non possiamo anticipare in questa sede il contenuto dei provvedimenti che saranno esaminati ed approvati definitivamente al cdm di domani ma possiamo già dire che l’impegno preso dal governo per un piano straordinario di assunzioni sarà sicuramente rispettato, a cominciare di vincitori di concorso del 2012”.

Più in generale il ministro Boschi ha ricordato che “la Buona Scuola prevede anche nuovo sistema di valutazione di formazione continua, di selezione dei docenti, di investimento sull’autonomia scolastica, quindi un ruolo dei dirigenti scolastici anche nella scelta dei docenti, ma soprattutto è il rilancio di un’offerta formativa ed educativa per il Paese, mettendo gli studenti al centro di questa nuova sfida educativa, puntando anche sull’insegnamento di nuove materie, sull’inglese come lingua veicolare e sulla digitalizzazione”. Quello della “Buona Scuola” – ha concluso il ministro – “è un progetto ampio che verrà portato al cdm di domani e che poi sarà sottoposto all’esame del Parlamento, che io ritengo possa in tempi ragionevoli arrivare ad una sua approvazione proprio nell’interesse di quei docenti”.

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