Attacco a Londra, allerta sale a “critico. Intelligence, si teme un altro “attacco imminente”

Attacco a Londra, allerta sale a “critico. Intelligence, si teme un altro “attacco imminente”
16 settembre 2017

La premier britannica Theresa May ha annunciato che il livello di minaccia in Gran Bretagna è stato aumentato a “critico”, dopo l’attentato alla metropolitana di Londra, rivendicato dall’Isis. Questo significa che si teme “un attacco imminente”, secondo i servizi segreti britannici. L’attentato alla metropolitana, quindi, non avrebbe esaurito la minaccia. Sono state rafforzate le truppe schierate a protezione degli obiettivi sensibili. La premier May ha spiegato che l’esercito assumerà alcuni compiti di sorveglianza che solitamente competono alla polizia in alcuni luoghi strategici, aggiungendo che l’ordigno artigianale scoppiato in un treno della metropolitana era stato concepito per causare “enormi danni”. Il livello di allerta era stato a “critico”, il livello più alto della scala, l’ultima volta dopo l’attentato alla Manchester Arena di maggio. In un discorso tv registrato May ha spiegato che i militari sorveglieranno “alcuni siti protetti che non sono accessibili al pubblico” al posto degli agenti. “La popolazione vedrà più polizia armata sulla rete dei trasporti e per le nostre strade, per dare maggiore protezione – ha aggiunto la premier – E’ un passo sensato e appropriato che darà maggiori garanzie e protezione mentre le indagini progrediscono”. Intanto, è caccia all’uomo dopo l’esplosione. La polizia avrebbe identificato un primo sospetto, ma non vi sono dettagli né conferme ufficiali. Gli inquirenti, tuttavia, continuano a scandagliare le registrazioni delle telecamere dei circuiti di sorveglianza.

L’ISIS E I FERITI

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L’agenzia di propaganda jihadista, Amaq, ha diramato una nota secondo la quale, “l’esplosione nella metropolitana di Londra è stata realizzata da un distaccamento dello Stato Islamico”. Intanto, otto persone ferite nell’attacco alla metropolitana di Londra sono state dimesse dall’ospedale St Thomas, mentre altre otto sono in cura negli ospedali di Chelasea e Westminster e altre sei ancora tra la clinica St Mary e il centro medico Central London Community Healthcare Walk di Parsons Green. Secondo il Servizio Sanitario Nazionale (Nhs), 29 persone in tutto sono rimaste ferite nell’attentato. Di queste, 19 sono state portate in ambulanza in ospedale e altre 10 vi si sono recate di propria iniziativa. Nessuno tra i feriti “è ritenuto in condizioni gravi o rischia la vita”, ha confermato Nhs.

TRUMP CHIAMA MAY

Come aveva anticipato, Donald Trump ha parlato al telefono con Theresa May. La telefonata c’è stata dopo commenti del presidente americano relativi all’attacco odierno che ha colpito Londra e che hanno innervosito la premier britannica. Di questo non c’è però traccia nel resoconto succinto della conversazione fornito dalla Casa Bianca. Trump ha espresso la sua vicinanza a coloro che sono rimasti feriti in quello che viene trattato come un atto terroristico. Il leader americano “si è impegnato a continuare la collaborazione stretta con il Regno Unito per fermare gli attacchi che prendono di mira civili innocenti nel mondo e per combattere l’estremismo”. May si era arrabbiata con l’alleato Trump e lo aveva invitato a non fare “speculazioni” sul nuovo attentato perchè “non aiutano nessuno”. Il presidente Usa aveva scritto su Twitter che gli autori dell’attacco sono “persone malate e dementi”, note alla polizia. “Penso che non aiutino nessuno, in alcun modo, le speculazioni su un’inchiesta in corso”, aveva detto May durante un messaggio trasmesso in tv.

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