Bankitalia ritocca al rialzo stima crescita 2023

Bankitalia ritocca al rialzo stima crescita 2023
20 gennaio 2023

La Banca d’Italia ha nuovamente ritoccato al rialzo le sue previsioni di crescita economica della Penisola sull’insieme di quest’anno, per cui ora prevede un più 0,6% del Pil, mentre ha confermato la stima di un più 1,2% sia sul 2024, sia sul 2025. Le cifre sono contenute nel Bollettino economico e segnano comunque un netto rallentamento dell’espansione rispetto al più 3,9% stimato sul 2022. Nel Bollettino economico dello scorso ottobre Bankitalia prevedeva una crescita del Pil dello 0,3% quest`anno e dell`1,4% il prossimo, a metà dicembre aveva effettuato una prima revisione al più 0,4% sul 2023 e all’1,2% su 2024 e 2025.

Bankitalia, poi, ribadisce la persistenza di rischi l’elevata incertezza, dovuta innanzitutto agli sviluppi della guerra in Ucraina. E “in uno scenario in cui si ipotizza la sospensione permanente delle forniture di materie prime energetiche dalla Russia all`Europa, il prodotto si contrarrebbe nel 2023 e nel 2024 – avverte – e crescerebbe moderatamente nell`anno successivo. L`inflazione salirebbe ulteriormente quest`anno, per poi scendere decisamente nel prossimo biennio”. Per l’inflazione, salita quasi al 9 per cento nello scorso anno, Bankitalia prevede che resti elevata, con una moderazione al 6,5 nel 2023 – il dato è stato rivisto al ribasso rispetto alla stima del 7,3% dell’aggiornamento di metà dicembre – e poi un rallentamento “più marcato in seguito”, al 2,6% nel 2024 e al 2% nel 2025.

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Misure governo hanno mitigato inflazione
Sempre secondo Banca d’Italia, nel nostro Paese oltre il 70% dell’inflazione complessiva è stata dovuta ai rincari dell’energia, sulla media del quarto trimestre, mentre “nello stesso periodo le misure governative in materia energetica avrebbero mitigato la dinamica dei prezzi al consumo per oltre un punto percentuale”. Sono le stime della Banca d’Italia contenute nell’ultimo Bolettino economico. Secondo l’istituzione di Via Nazionale, l’inflazione generale nell’area euro “si è mantenuta elevata”, con un 9,2 per cento a dicembre “seppure in flessione da novembre. La componente di fondo ha continuato a rafforzarsi, anche per effetto di una trasmissione graduale dei passati rincari energetici”.

Disoccupazione

Disoccupazione stabile in Italia quest`anno all`8,2%, secondo le ultime previsioni della Banca d`Italia contenute nel Bollettino economico. Nel 2024 il tasso di disoccupazione dovrebbe ridursi al 7,9% e nel 2025 il calo dovrebbe proseguire con un 7,6%. Sempre secondo Bankitalia, il numero di occupati, dopo un balzo del 2,2% lo scorso anno, segnerà un ulteriore più 0,4% nel 2023, un più 0,5% nel 2024 e un più 0,7% nel 2025. “Il numero di occupati è tornato ad aumentare lievemente nel bimestre ottobre-novembre – rileva lo studio – ancora sostenuto dalla componente a tempo indeterminato per effetto delle trasformazioni delle posizioni temporanee avviate nel 2021. L`andamento delle retribuzioni si conferma contenuto, anche per il protrarsi dei processi negoziali nei servizi, dove è ancora alta la quota di dipendenti in attesa di rinnovo del contratto collettivo. Nel 2023 la dinamica salariale accelererebbe moderatamente”.

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