Berlusconi: “Voteremo contro le riforme”. E Fitto da Palermo porge la mano: “Per ripartire ammettere errori” (VIDEO)

Berlusconi: “Voteremo contro le riforme”. E Fitto da Palermo porge la mano: “Per ripartire ammettere errori” (VIDEO)
8 marzo 2015

di Giuseppe Novelli

Si apre una nuova fase per Forza Italia che tanto per cominciare, martedì voterà contro le riforme di Renzi il quale ha disatteso, secondo Berlusconi, quel “cammino di unità” sugellato dal patto del Nazareno. “Forza Italia voterà contro le riforme”. Lo ha detto Silvio Berlusconi, intervenendo telefonicamente a una convention politica a Bari in cui s’è celebrata l’apertura della campagna elettorale del candidato Francesco Schittulli. Berlusconi ha fatto appello “alle forze del centrodestra perchè si uniscano, in modo da costruire un’alternativa al Pd. Martedì diremo no all’arroganza e alla prepotenza di un Pd che non è stato capace di cambiare il Paese. Oggi, con tutto il centrodestra di nuovo insieme, si apre una nuova fase”. “Oggi rappresenta un momento importante per una ripartenza. Il primo passo di un cammino, un’occasione per il rinnovamento di Fi che si candida per tornare a vincere e a guidare il Paese. Un Paese che sta peggio dal punto di vista economico, democratico, di equilibrio delle istituzioni. La disoccupazione è ai massimi e quella giovanile supera il 40% spesa e debito pubblico sono aumentati. Sono convinto – ha ribadito – che occorra lavorare tutti insieme per invertire la rotta. Siamo chiamati ad avere la maturità di essere eredi di noi stessi. Spero che tutti noi sappiamo rinunciare a qualcosa in nome dell’unità del centrodestra”.

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Berlusconi ha così chiarito nettamente la sua posizione e la sua volontà di contrastare il Pd con un centrodestra unito e compatto.  “Oggi a Palazzo Chigi c’è un segretario di partito che non è stato eletto, un segretario di partito che ha promesso tanto e fatto poco – ha chiosato -. Un segretario di partito con cui avevamo pensato di condividere grandi scelte istituzionali del Paese, avevamo sperato di poter chiudere quella guerra civile che ha avvelenato tutti, ma purtroppo non è stato così”. In sostanza, “abbiamo imparato a nostre spese che per la sinistra il partito viene prima del Paese, che non c’è dialogo. Noi – ha concluso – in questo avevamo creduto fino in fondo. Oggi a testa alta possiamo dire che non siamo stati noi a tradire quel cammino”.

FITTO A PALERMO – Intanto, il leader dei ribelli, Raffaele Fitto, continua il suo tour per consolidare la sua leadership. Venerdì a Cagliari, ieri a Napoli e oggi a Palermo dove, a dire il vero, da parte di Fitto si sono registrati toni distensivi nei confronti del Cavaliere. “Io non sono contro Berlusconi, io ho lavorato insieme a tanti altri amici dentro questa esperienza politica. Dai racconti di oggi emerge che noi abbiamo avuto sì dei risultati, ma abbiamo anche commesso degli errori, abbiamo fallito su alcuni punti. Per ripartire in modo serio e credibile bisogna anche ammettere gli errori, e recuperare una prospettiva politica di destra”. Una sala cinematografica gremita ha accolto Fitto. Ex potenti, big finiti nel dimenticatoio, ex deputati cuffariani di ferro, ma anche malpancisti all’interno del Nuovo centrodestra. Tutti pronti a salire sul carro del vincitore per per tornare in sella, data l’aria che tira. E così tra i pezzi da novanta ed ex della politica siciliana si sono distinti, il coordinatore Ncd Sicilia, Francesco Cascio, l’ex capogruppo dell’Udc all’Ars Rudy Maira, Sebastiano Sanzarello, ex assessore alla Sanità della Sicilia ed ex eurodeputato, Roberto Clemente, deputato di Cantiere popolare e consigliere comunale di Palermo, Felice Bruscia consigliere comunale ed ex assessore comunale, Pippo Enea ex vicesindaco Udc, Giuseppe Gennuso, deputato regionale ex Mpa. E poi parlamentari nazionali come Giuseppe Ruvolo, senatore di Forza Italia, da sempre vicino a Romano. Ma anche Tony Scilla, ex deputato regionale, l’ex deputata Udc Giusy Savarino, vicinissima a Cuffaro e oggi fondatrice di ‘Amunì Sicilia’, Giuseppe Catania, uno dei fondatori di Forza Italia in Sicilia. Sul fronte politico, dal pulpito Fitto s’è soffermato sulle riforme (oggi terreno comune con il leader di FI, visto le ultime sue dichiarazione): “Noi perché votiamo queste riforme? Mi sembra che comunque dopo gli ultimi eventi, Forza Italia abbia detto ufficialmente che voterà contro. C’è stata anche una riunione di gruppo, quindi sinceramente non immagino in alcun modo posizioni diverse in questo senso”.

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ROMANO A fianco a Fitto, a Palermo s’è registrata la presenza del suo braccio destro in Sicilia, Saverio Romano. “Anche a Palermo registriamo il forte consenso che riscuote il progetto di noi Ricostruttori, di Raffaele Fitto e dei suoi tanti amici – ha detto l’ex cuffariano -. C’è una grande domanda di confronto e di partecipazione”. Poi punta il dito sul governo Crocetta. Qui in Sicilia la situazione è disastrosa – ha tuonato -: abbiamo un presidente della Regione incapace e inadeguato che ha gestito in modo fallimentare la Regione”. A questo punto, “abbiamo iniziato un percorso e la presenza massiccia di oggi è un ulteriore incoraggiamento”.

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