Bocciato ricorso contro taglio ferie, Consulta “condanna” i magistrati a lavorare

Bocciato ricorso contro taglio ferie, Consulta “condanna” i magistrati a lavorare
5 novembre 2015

Condannati a lavorare. Almeno per 15 giorni in più. La Corte Costituzionale “punisce” i magistrati e dichiara inammissibile la questione di legittimità sollevata dal tribunale di Ragusa nei confronti del decreto legge,  approvato lo scorso anno in materia di arretrato civile, che contiene la riduzione delle ferie da 45 a 30 giorni. La Corte ha bocciato il ricorso “per difetto di motivazione in punto di rilevanza”. Nel caso in esame “nell’itinerario argomentativo seguito dal giudice ‘a quo’ – osserva la Consulta – non è ravvisabile alcun elemento che chiarisca le ragioni per le quali egli ritiene di dover fare applicazione delle disposizioni censurate, per consentire la prosecuzione del procedimento in corso”. Tradotto per i non addetti ai lavori il ricorso non spiega cosa c’entri il taglio delle ferie con la prosecuzione dei processi in corso.

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