Boschi: “O ritirano gli emendamenti o si va avanti”

24 luglio 2014

“O si ritirano in maniera sostanziosa gli emendamenti oppure si va avanti, perché così non si può discutere, è un ricatto”. Lo ha detto il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, lasciando la conferenza dei capigruppo al Senato convocata per il calendario delle riforme costituzionali.

La proposta che la maggioranza ha fatto nella riunione dei capigruppo, che è stata sospesa fino alle 14.30 per dare tempo ai gruppi di opposizione di valutarla, è che le opposizioni ritirino drasticamente gli emendamenti o si applicherà la cosiddetta “tagliola” per avere una data certa di approvazione della riforma costituzionale.

Questa mattina i lavori in Senato sul ddl di riforma costituzionale sono stati sospesi dopo solo un’ora. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha convocato infatti la conferenza dei capigruppo dopo che in aula il presidente dei deputati del Pd ne aveva fatto esplicita richiesta.

“Il governo è sempre disponibile a migliorare il testo delle riforme ma non a stravolgerlo” aveva detto il ministro Boschi. “Il governo non ha mai detto che il testo era intoccabile – aveva chiarito Boschi -, come abbiamo fatto in commissione siamo disponibili ad approfondire alcune questioni, e ci stiamo lavorando, l’importante è non stravolgere l’impianto perchè il testo uscito dalla commissione è equilibrato”.

Leggi anche:
25 Aprile, Montanari al Secolo: "tornate nelle fogne", Fdi insorge

Boschi aveva ribadito che tra i possibili ritocchi, ovviamente, non rientra l’impostazione del Senato non elettivo “che è la base di tutta la riforma”. E alle aperture del grillino Luigi Di Maio, che in un’intervista ha proposto alcune modifiche in cambio della fine dell’ostruzionismo, il ministro ha risposto: “Di Maio non l’abbiamo sentito”.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti