Cala la disoccupazione, ma anche il numero degli occupati

Cala la disoccupazione, ma anche il numero degli occupati
30 ottobre 2015

Luci e ombre negli ultimi dati dell’Istat sul lavoro. Se nel mese di settembre è ulteriormente scesa la disoccupazione, tornando ai livelli del 2013, si è anche registrato un calo di 36 mila occupati. “Dopo la crescita registrata negli ultimi tre mesi (+0,7%, pari a +166 mila occupati tra giugno e agosto) – scrive l’Istat – a settembre la stima degli occupati diminuisce dello 0,2% (-36 mila). Il calo riguarda sia i dipendenti (-26 mila) sia gli indipendenti (-10 mila). Il tasso di occupazione diminuisce di 0,1 punti percentuali, arrivando al 56,5%. Su base annua l’occupazione cresce dello 0,9% (+192 mila persone occupate) e il tasso di occupazione di 0,6 punti”. Il tasso di disoccupazione, pari all’11,8%, è sceso dello 0,1%, confermando i recenti cali di luglio (-0,5%) e agosto (-0,1%). Dall’inizio dell’anno le persone in cerca di lavoro sono diminuite dell’8,1% (-264 mila unità) e il tasso di disoccupazione dell’1%. Ma il dato si spiega anche con la crescita degli inattivi, ovvero coloro che non fanno parte della forza lavoro in quanto disoccupati e non in cerca di un nuovo lavoro: dopo la crescita di luglio (+0,6%) e il calo di agosto (-0,6%), la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni aumenta nell’ultimo mese dello 0,4% (+53 mila persone inattive).

Il tasso di inattività, è pari al 35,8%, in aumento di 0,2 punti percentuali. Su base annua l’inattività è tuttavia ancora in calo dello 0,3% (39 mila persone inattive) e il tasso di inattività rimane invariato. Notizie migliori sul fronte dei giovani, dove il tasso di disoccupazione è al 40,5%, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente. “La stima del numero di giovani disoccupati diminuisce rispetto al mese precedente (-2,2%, pari a -14 mila)”, scrive l’Istat. “L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 10,4% (cioè poco più di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza diminuisce nell’ultimo mese di 0,2 punti percentuali”. Soddisfatto dei risultati il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. “Il Jobsact ha restituito credibilità a livello internazionale, ma soprattutto ha creato opportunità e posti di lavoro stabili”, ha scritto in un post su Facebook. “Gli occupati a settembre 2015 – elenca Renzi – sono 192mila in più rispetto a settembre 2014 e +378mila dall’inizio del nostro governo, cioè rispetto a febbraio 2014. A settembre il tasso di disoccupazione scende all’11,8%, in particolare per le donne, mentre la disoccupazione giovanile cala al 40,5% e aumentano i contratti stabili. Molto da fare, ancora. Ma non dimentichiamo che eravamo sopra al 13% di disoccupazione a livello generale e oltre il 46% per i giovani. Sono percentuali e numeri, certo, ma sono anche persone, vite, famiglie, destini”. Dunque, conclude il premier, “è la volta buona, l’Italia riparte”.

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