Cambio al vertice dello sport: Coni e Cio verso una nuova era
A Losanna, Kirsty Coventry succede a Thomas Bach diventando la prima donna e africana a guidare il Comitato Olimpico Internazionale, mentre a Roma otto candidati si contendono la presidenza del Coni lasciata da Giovanni Malagò. La votazione decisiva si terrà giovedì 26 giugno al Centro Giulio Onesti.
Kirsty Coventry
Il mondo dello sport vive giorni di grandi cambiamenti. A Losanna, in Svizzera, Kirsty Coventry ha ufficialmente raccolto il testimone da Thomas Bach, diventando la prima donna, la prima africana e la prima madre (tre figli) a ricoprire la carica di presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio). Un evento che segna una svolta nella storia dell’organizzazione olimpica e apre a nuove prospettive di inclusione e rappresentanza.
Nel frattempo, a Roma, l’attenzione è tutta rivolta al rinnovo dei vertici del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni). Otto candidati sono in corsa per succedere a Giovanni Malagò, giunto al termine del suo terzo mandato e non più rieleggibile. La votazione, prevista per giovedì 26 giugno, si svolgerà nel nuovo palazzetto polifunzionale del Centro di preparazione olimpica “Giulio Onesti” all’Acqua Acetosa.
La sfida per la presidenza del Coni
Gli 80 grandi elettori del Coni sono chiamati a scegliere il nuovo presidente che guiderà lo sport italiano fino al 2028. L’81° elettore, Stefano Arcifa dell’Aeroclub, resterà escluso per il mancato arrivo del decreto di nomina. Giovanni Malagò, pur lasciando la presidenza, continuerà a sedere in giunta nazionale grazie al suo ruolo di membro del Cio.
Tra gli otto candidati, solo tre sono considerati veri favoriti: Franco Carraro, già presidente del Coni tra il 1978 e il 1987; Luca Pancalli, attuale presidente del Comitato Italiano Paralimpico; e Luciano Buonfiglio, presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak. Carraro, secondo fonti interne, avrebbe guadagnato consensi tra gli elettori non allineati agli altri due candidati principali.
“La partita è ancora aperta, tutto può cambiare fino all’ultimo minuto”, ha dichiarato un membro della giunta uscente. Per l’elezione del nuovo presidente serviranno almeno 41 voti al primo turno, ma la storia insegna che nulla è scontato: “Ci sono stati casi in cui il candidato favorito è uscito sconfitto dopo una notte di trattative”, ricorda un ex dirigente federale.
Gli equilibri interni e le manovre dell’ultima ora
Le ultime ore prima del voto si annunciano decisive. Messaggi, telefonate e incontri riservati si susseguono tra i grandi elettori, in un clima che ricorda i conclavi vaticani. Solo Carraro ha già annunciato il nome del suo segretario generale, Carlo Mornati, attualmente in carica, mentre gli altri candidati mantengono il riserbo sulle proprie squadre.
Oltre a Carraro, Pancalli e Buonfiglio, sono in corsa anche Duccio Bartalucci, Mauro Checcoli, Pierluigi Giancamilli, Carlo Iannelli e Giuseppe Macchiarola. Tuttavia, secondo molti osservatori, la vera contesa si gioca tra i primi tre. “Il consenso si costruisce fino all’ultimo. Le dinamiche interne alle federazioni sono spesso imprevedibili”, sottolinea un esperto di politica sportiva.
Una giunta da rinnovare: 31 candidati per 13 posti
Parallelamente alla presidenza, è in corso anche la competizione per la composizione della nuova giunta nazionale del Coni. Sono 31 i candidati rimasti in lizza per 13 posti, dopo il ritiro di cinque aspiranti. Di questi, cinque seggi sono riservati ai presidenti federali e almeno quattro dovranno essere occupati da donne, secondo le nuove regole sulla parità di genere.
Tra i nomi di spicco figurano:
- Diana Bianchedi
- Tania Cagnotto
- Angelo Cito (taekwondo)
- Giovanni Copioli (motociclismo)
- Cordiano Dagnoni (ciclismo)
- Marco Di Paola (sport equestri)
- Francesco Ettorre (vela)
- Laura Lunetta (danza sportiva)
- Stefano Mei (atletica leggera)
- Giuseppe Manfredi (pallavolo)
- Flavio Roda (sport invernali)
Per la rappresentanza degli atleti, si contendono due posti:
- Elena Micheli (pentathlon moderno)
- Giampaolo Ricci (pallacanestro)
- Valentina Rodini (canottaggio)
Tra i tecnici candidati:
- Tathiana Garbin (tennis)
- Elisabet Spina (calcio)
Il nuovo volto del Cio
Kirsty Coventry, 41 anni, originaria dello Zimbabwe, è una delle figure più carismatiche dello sport mondiale. Due ori olimpici, tre titoli mondiali nel nuoto e una carriera politica di primo piano nel suo paese, Coventry rappresenta una svolta epocale per il movimento olimpico.
La sua elezione segna un passo importante verso una maggiore rappresentanza femminile e africana ai vertici dello sport internazionale. “La mia priorità sarà promuovere l’inclusione e dare voce a tutte le realtà sportive, grandi e piccole”, ha dichiarato Coventry nel suo discorso di insediamento.
Prospettive e scenari futuri
Il doppio passaggio di consegne tra Cio e Coni apre una fase di rinnovamento per lo sport, sia a livello internazionale che nazionale. L’elezione di Kirsty Coventry rappresenta un segnale forte verso l’apertura e la diversità, mentre la sfida per la presidenza del Coni si preannuncia incerta fino all’ultimo voto.
Gli occhi del mondo sportivo sono puntati su Roma e Losanna, in attesa di conoscere i nuovi leader che guideranno le politiche sportive nei prossimi anni. Le scelte di questi giorni avranno un impatto duraturo sulla gestione delle federazioni, sulla promozione dello sport di base e sull’organizzazione dei grandi eventi internazionali. La partita è ancora tutta da giocare, ma una cosa è certa: lo sport, oggi più che mai, cambia volto e guarda al futuro con rinnovata ambizione.