Candidatura Scoma a sindaco, Noi con Salvini: “E’ bastato Cammarata”. Cannella: “Modello S’Ambrogio”

16 maggio 2016

scomaSi accende il dibattito intorno al nome del nuovo candidato sindaco del centrodestra per le prossime amministrative di Palermo. La proposta di Forza Italia di candidare Francesco Scoma (foto)- arrivata ieri da una richiesta unanime dell’assemblea degli eletti azzurri a Palermo svoltasi alla presenza del commissario Gianfranco Miccichè (foto home)- pare non essere stata apprezzata dagli alleati della coalizione e, in particolare, dal referente provinciale di ‘Noi con Salvini’ Francesco Vozza. “Non ha alcun senso candidare uno come Scoma che ha fatto il vice di Diego Cammarata, il sindaco più disastroso che la nostra povera città ricordi” ha detto Vozza sottolineando che comunque la candidatura sarà discussa insieme al segretario nazionale Angelo Attaguile e al leader Matteo Salvini. “Questo signore (Scoma ndr) – ha aggiunto – seppur dietro le quinte, ha già governato ed ha miseramente fallito. Si goda la sua generosa pensione pagata purtroppo dai cittadini”.

Malumori arrivano anche da Fratelli d’Italia.”Né modello Roma, né modello Milano, a Palermo Forza Italia sceglie il modello Sant’Ambrogio – tuona Giampiero Cannella (foto), coordinatore FdI Sicilia occidentale -. La notizia che Forza Italia lancia ad un anno dalle elezioni amministrative di Palermo la candidatura di Francesco Scoma come sindaco, suggerisce una riflessione, non certo sulla persona, ma sul metodo con il quale procedere all’individuazione di un candidato vincente”. giampiero-cannellaIn altre parole, “il centrodestra è impegnato nel resto d’Italia, soprattutto a Roma e a Milano con candidati che rappresentano due modelli differenti. Nella Capitale il modello del centrodestra che si presenta diviso, non avendo trovato una sintesi vincente, con due candidati, uno dei quali è Giorgia Meloni. A Milano il modello unitario, nel quale tutto il centrodestra, persino l’Ncd, sostiene Parisi. Per Palermo – prosegue Cannella – Fratelli d’Italia auspicherebbe la proposizione del modello Milano, con la scelta concordata e condivisa di una candidatura competitiva e coinvolgente la politica ma anche ampi settori della società civile. Ma i vertici regionali berlusconiani sembrano affidarsi al modello della scelta del candidato sindaco ‘in casa’ cioè tra le quattro rassicuranti mura di Sant’Ambrogio con i soliti vecchi amici”. ”Un atteggiamento che giudichiamo incomprensibile nel metodo e intempestivo nei tempi”. Insomma, “Fratelli d’Italia intende lavorare nel centrodestra ma insieme a tutti quei soggetti attivi e sicuramente alternativi alla sinistra di governo per costruire un progetto comune e una coalizione capace di vincere e governare la città. Le amministrative del cinque giugno prossimo saranno un tornante fondamentale. Da lì in poi si faranno tutte le valutazioni sul futuro della coalizione a Palermo e in Sicilia”. Red. Pol.

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