Caso Signal: Hegseth rischia il posto al Pentagono, ma Trump lo difende

Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Pete Hegseth
Pete Hegseth potrebbe essere in uscita dal ruolo di segretario alla Difesa degli Stati Uniti dopo le polemiche sull’uso dell’app Signal per la condivisione di dati operativi, anche se ufficialmente il presidente Trump continua a difenderlo.
La Casa Bianca avrebbe avviato colloqui informali per sostituire il capo del Pentagono, al centro delle polemiche per l’uso dell’app Signal in un contesto operativo militare. Secondo l’emittente NPR, che cita un funzionario dell’amministrazione americana, la ricerca di un possibile successore sarebbe iniziata in via riservata, mentre il presidente Trump continua a difenderlo pubblicamente e la Casa Bianca ha smentito i piani per rimpiazzare Hegseth.
Il segretario alla Difesa a sua volta si difende. In un’intervista a Fox News ha dichiarato che le informazioni condivise sull’app Signal non erano classificate. “Quello che è stato condiviso allora e ora su Signal, comunque lo si voglia definire, erano coordinamenti informali e non classificati per la comunicazione con i media. È quello che ho detto sin dall’inizio”, ha affermato.
Rispondendo alle critiche di ex collaboratori recentemente licenziati, tra cui l’ex portavoce del Pentagono, John Ullyot, Hegseth ha difeso il proprio operato e l’approccio voluto dal presidente: “Trump mi ha chiesto di riportare la logica combattente al Pentagono ogni singolo giorno. Questo è il nostro obiettivo. E se a qualcuno non piace, può pure attaccarmi”. Ma la pressione politica aumenta.
Il segretario alla Difesa è sotto accusa per aver condiviso, circa un mese fa, tramite Signal e dal suo telefono personale, informazioni sensibili su un attacco aereo contro i ribelli Houthi in Yemen. Secondo NBC News, avrebbe inoltrato i dettagli ricevuti via canale sicuro dal generale Michael Kurilla, comandante del Centcom in due chat di gruppo: una con funzionari e, per errore, anche il direttore di The Atlantic. L’altra con la moglie, il fratello, l’avvocato e alcuni collaboratori.
La vicenda ha aggravato il clima interno al Pentagono: tre funzionari vicini a Hegseth sono stati licenziati, ma negano qualsiasi fuga di notizie. Il deputato repubblicano Don Bacon ha chiesto pubblicamente le dimissioni del segretario. L’ex portavoce del Pentagono John Ullyot, dimessosi pochi giorni fa, ha parlato di un dipartimento in “collasso totale” e in un editoriale su Politico ha esortato Trump a rimuoverlo.