Centrodestra da Draghi, su delega fisco modifiche ma limitate

Centrodestra da Draghi, su delega fisco modifiche ma limitate
Giorgia Meloni
13 aprile 2022

La delega fiscale andrà avanti ma sono possibili modifiche “tecniche”, in particolare sul sistema duale, mentre la riforma del catasto non dovrebbe essere sostanzialmente toccata. E’ quanto hanno ottenuto i leader del centrodestra di governo, arrivati questa mattina a Palazzo Chigi per incontrare il presidente del Consiglio Mario Draghi, dopo lo stop (con bagarre) della delega la scorsa settimana. I tecnici del Mef e del centrodestra sono già al lavoro per discutere a livello tecniche modifiche mirate a escludere “con chiarezza” la possibilità di un aumento della pressione fiscale. Si tratterà, spiegano fonti di governo, di un “affinamento tecnico” su alcuni punti, senza però “stravolgere la sostanza” del provvedimento.

A Palazzo Chigi il centrodestra si presenta unito, ma senza forzare: “Nessuna richiesta di stralcio” della riforma del catasto, giurano dal centrodestra, ma solo la richiesta di intervenire sul comma ‘incriminato’, quello che fa riferimento ai “valori di mercato”. Dunque “nessuna volontà di far saltare il banco”, assicurano i partecipanti all’incontro. Uno spirito che – raccontano dal centrodestra – Draghi avrebbe raccolto dando la disponibilità a lavorare dal punto di vista tecnico per offrire rassicurazioni alle preoccupazioni di Lega e Forza Italia. Il premier, da parte sua, ha ripetuto quanto detto più volte in questi mesi, ovvero che il governo non ha aumentato le tasse e non ha alcuna intenzione di farlo ma che resta la necessità di una “operazione trasparenza” sul catasto.

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Stesso atteggiamento “collaborativo” da parte di Draghi sulla riforma del sistema duale, con il centrodestra di governo che teme l’aumento della tassazione sui guadagni da titoli di Stato o affitti: i tecnici del ministero dell’Economia lavoreranno per trovare una soluzione a quel rischio che Lega e Fi vedono concreto. E nel racconto della Lega, proprio il fatto che “governo e centrodestra si stanno confrontando per evitare ogni possibile aumento di tasse a partire da bot e affitti”, diventa la “circostanza che smentisce platealmente le recenti dichiarazioni della sinistra”, secondo cui tutta l’operazione è solo mera propaganda. Ora ci saranno una decina di giorni per trovare l’accordo e far ripartire l’esame della delega in commissione, dopo lo stop dell’ultima burrascosa seduta: l’approdo del provvedimento nell’aula della Camera è stato posticipato infatti al 2 maggio. E già in serata al Mef si è tenuta la prima riunione dei tecnici del ministero con il leghista Freni e il forzista Barelli.

Intanto, arriva un affondo da parte di Giorgia Meloni. “Il governo ha messo nero su bianco che con la delega fiscale aumenterà la pressione fiscale, ha messo nero su bianco che la riforma del catasto serve ad aumentare la pressione fiscale sugli immobili – afferma la leader di Fratelli d’Italia -. E’ il governo che deve chiarire la posizione. Noi non temiamo, noi leggiamo e nei documenti del governo c’è scritto qualcosa di molto chiaro”. E sulla legge elettorale Meloni ricorda che “il centrodestra compattamente ha sempre rivendicato il maggioritario, Fratelli d’Italia non ha cambiato idea confidiamo non lo facciano neanche gli altri, se lo facessero sarebbe una spaccatura, non foss’altro perché col proporzionale non servirebbero più le coalizioni”.

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