Nuove accuse per Corona, contestata anche la frode fiscale. Chiuse le indagini

Nuove accuse per Corona, contestata anche la frode fiscale. Chiuse le indagini
3 novembre 2016

Nuove accuse per Fabrizio Corona: accanto all’ipotesi di intestazione fraudolenta dei beni, che il 10 ottobre scorso aveva portato all’arresto dell’ex re dei paparazzi e della sua storica collaboratrice Francesca Persi, il pm Paolo Storari ha deciso di contestargli anche i reati di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e di violazione delle norme delle misure di prevenzione. Accuse che il magistrato della Dda di Milano ha messo nero su bianco nell’avviso di chiusura indagini notificato, atto che di norma prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.

A inguaiare l’ex fotografo è stato il “tesoretto” scovato dagli inquirenti milanesi: 1,7 milioni di euro nascosti all’interno del controsoffitto dell’appartamento della Persi più altri 900 mila euro custoditi in due cassette di sicurezza di una banca di Innsbruk, in Austria. Soldi che, secondo la linea difensiva, sarebbero il frutto dei guadagni in nero pagati dai titolari di discoteche e di altri locali notturni come compenso per le prestazioni professionali di Corona. Una giustificazione che non ha convinto gli inquirenti milanesi: nell’ordine di arresto, il gip Paolo Guidi aveva parlato di “risorse finanziarie non tracciate, di origine presumibilmente illecita”. Sospetto che troverebbe conferma da alcuni testimoni: i titolari di discoteche e altri locali notturni ascoltati nei giorni scorsi dagli inquirenti milanesi hanno infatti negato di aver mai pagato Corona in nero e in contanti per le sue serate.

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