Colombia, sogni e speranze delle infermiere delle Farc

22 giugno 2017

Hanno curato centinaia di persone nel cuore della selva colombiana operando in clandestinità in condizioni difficili: sono le infermiere delle Farc (Fuerzas armadas revolucionarias de Colombia), nate e cresciute in un Paese in guerra. Ma la loro vita sta cambiando dopo gli accordi di pace e ora sognano un futuro di normalità e un regolare titolo di studio. Dopo oltre mezzo secolo di violenza, il governo di Bogotà e i guerriglieri hanno raggiunto un accordo che segna la fine di una lunghissima scia di sangue e tragedie. “Io voglio completare la mia formazione accademica in medicina. Nonostante ciò che sappiamo fare nella pratica, ci mancano molte cose da sapere e poi abbiamo bisogno di un titolo di studio per poter lavorare legalmente”, racconta Johana. Come lei, altre centinaia di ragazze non saranno più costrette a nascondersi nella giungla, ma chiedono di essere regolarizzate. “L’uniforme bianca è qualcosa di importante, ci rappresenta e penso che per il popolo colombiano sia una risorsa poter disporre di un corpo di infermiere preparate che possono operare immediatamente e sparse sul territorio”, aggiunge Mery. Una normalità davvero dovuta per queste donne, che sono sempre state in prima linea per soccorrere i guerriglieri feriti.

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