Sicilia, affonda la riforma delle Province. Pd: “Aprire riflessione molto seria”. Crocetta: “Voto irresponsabile”

Sicilia, affonda la riforma delle Province. Pd: “Aprire riflessione molto seria”. Crocetta: “Voto irresponsabile”
8 aprile 2015

A sorpresa cade in aula la riforma delle province all’Assemblea regionale siciliana. Con un voto a scrutinio segreto è stato approvato l’emendamento soppressivo dell’articolo uno del disegno di legge che istituisce i liberi consorzi, affondando così la legge. A questo punto al Presidente Ars Giovanni Ardizzone non è rimasto che sospendere la seduta per riaprirla tra poco con la proroga dei commissari straordinari delle province fino al 30 giugno prossimo. Sono 36 i voti a favore della soppressione dell’emendamento soppressivo e 22 contrari. “E’ finita la legge”, e’ stato il commento immediato di uno sgomento presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, “cadono i principi generali. Mi rifiuto di andare avanti”. Dagli scranni delle opposizioni applausi e grida: “Tutti a casa”. Per alcuni, solo l’antipasto dell’indigesto menu che potrebbe essere servito al governatore nei prossimi giorni, quando dovranno essere votati legge di stabilita’ e bilancio.

MAGGIORANZA Su tutte le furie il segretario del Pd Sicilia, Fausto Raciti: “Il voto dell’Ars sulla riforma delle Province lascia un segno in questa legislatura, bisogna aprire una riflessione molto seria. A questo punto serve un vertice di maggioranza alla presenza del presidente Crocetta: ci si deve guardare negli occhi, ognuno si deve assumere le proprie responsabilità”. All’interno del partito di Renzi già emerge una spaccatura. A dare la prima botta pensa il deputato Fabrizio Ferrandelli: “La Sicilia è senza bussola e la bocciatura del ddl sulla riforme delle Province è la prova provata che navighiamo a vista e brancoliamo nel buio. Lo ripeto, siamo ai titoli di coda, alla fine dell’esperienza di questo governo regionale”.

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CROCETTA “Quanto è accaduto riguardo al ddl sulle Province, è semplicemente allucinante – afferma il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta – Di fatto si lascia nel limbo la sorte di enti e incrementa le preoccupazioni dei dipendenti delle province che non riescono a comprendere quale sarà il loro futuro. La Regione non può essere l’ultima trincea della conservazione, le province sono state abolite in tutta Italia e lo Statuto speciale deve servire ad accelerare le riforme, non a rallentarle”.  Poi avverte: “Spero che per qualcuno, anche questa volta, non sia occasione per attribuire al governo della Regione responsabilità che non ha, rispetto al voto parlamentare”. In  sostanza, per Crocetta” il voto di oggi è una scelta di grande irresponsabilità”.

Articolo aggiornato alle 18:53

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