Cooperante italiano ucciso in Bangladesh, l’Isis rivendica agguato

Cooperante italiano ucciso in Bangladesh, l’Isis rivendica agguato
28 settembre 2015

isis ceseara

Un cooperante italiano di 50 anni, Cesare Tavella (foto), è stato ucciso a colpi di arma da fuoco a Dacca, capitale del Bangladesh. L’attacco è stato rivendicato dall’Isis come riporta in un tweet Rita Katz, direttore del gruppo di analisi di intelligente Site. “Il 50enne è stato colpito per tre volte da spari oggi pomeriggio”, ha affermato un portavoce della polizia di Dacca, Muntashirul Islam. “E’ morto dopo essere stato trasportato in ospedale”. Secondo le autorità l’uomo è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco mentre faceva jogging nel quartiere di Gulshan, una zona residenziale in cui si trovano sedi diplomatiche, ristoranti e negozi. Secondo il portavoce della polizia i tre aggressori sono fuggiti a bordo di una motocicletta dopo aver aperto il fuoco. La polizia ha spiegato che Tavella lavorava per la Icco Cooperation, organizzazione che si occupa di cooperazione allo sviluppo e ha uffici in Bangladesh. La vittima era project manager di un programma quadriennale di aiuti alimentari.

Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, a nome del governo italiano, ha espresso il suo cordoglio e la sua vicinanza ai familiari di Cesare Tavella, il cooperante ucciso in Bangladesh. “Stiamo lavorando per verificare la rivendicazione di Daesh in collaborazione con le autorita’ locali che in un primo momento avevano attribuito la responsabilita’ dell’omicidio alla criminalita’ comune”, ha affermato il ministro interpellato a margine dei lavori dell’Assemblea generale dell’Onu. “Quello che e’ successo mi ha scosso molto. Cesare Tavella aveva il sogno di vivere in questa parte della Romagna con la sua famiglia. Il mio messaggio di cordoglio va ai familiari”. E’ il messaggio di Nicola Iseppi, sindaco di Casola Valsenio, Comune del Ravennate dove il cooperante italiano aveva acquistato anni fa un podere.

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Articolo aggiornato alle 00:23 del 29 settembre 2015

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